Sguardo Pastorale

GIORNATA INTERDIOCESANA PER LA CUSTODIA DEL CREATO

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Sabato scorso, 24 settembre, a Melara (RO), paese al confine con il mantovano e ultima parrocchia della diocesi di Adria-Rovigo, si è celebrata la Giornata Interdiocesana per la Custodia del Creato. Questa terza edizione ha visto la collaborazione delle diocesi di Adria-Rovigo, che ha la paternità dell’iniziativa, Chioggia, Ferrara e Mantova, con la partecipazione dei quattro vescovi.

L’incontro si è svolto in due momenti: dapprima un convegno sul tema “Acqua buona per donne e uomini, animali e piante: i circuiti virtuosi dell’acqua”. A seguire un momento di preghiera ecumenica presso il parco della Santuario della Beata Vergine della Comuna a Ostiglia. La partecipazione ad entrambi i momenti è stata numericamente buona e qualitativamente attenta.

Il convegno è stato moderato dall’avvocato Matteo Ceruti, noto per il suo impegno nel lavoro a sostegno di cause civili per inquinamento delle falde acquifere o per la salvaguardia dell’ambiente.

Il primo intervento è stato affidato ad Antonio Tesini, presidente della cooperativa agricola Ca’ Magre, fondata nel 1988 da un gruppo di giovani che volevano occuparsi della terra. La cooperativa ha sviluppato il proprio lavoro su metodi agricoli biologici e biodinamici, accompagnando la realizzazione anche di progetti di tutela ambientale e recupero delle tradizioni contadine. Da vent’anni, ad esempio, gestiscono in affitto un’area della palude di Pellegrina nella quale hanno riservato una parte alle coltivazioni tradizionali e una parte, preclusa all’accesso delle persone, per studiare come la natura – se lasciata ai suoi ritmi – si riappropri di spazi: il risultato è stato l’insediamento di una garziera, la più grande del veronese. La mission di fondo che spinge il loro lavoro è l’idea che una azienda agricola, che ormai si deve concepire come impresa, debba comunque tutelare l’ambiente e quindi concepirsi in relazione con esso e impegnata nel recupero degli elementi tradizionali per offrire attività che valorizzino il territorio agricolo.

Il secondo intervento è stato sviluppato dal prof. Paolo Tarolli, del Dipartimento Tesaf dell’Università di Padova (Dipartimento del Territorio, dell’Ambiente, dell’Agricoltura e delle Foreste). La sua esposizione ha illustrato alcuni studi compiuti sul cambiamento della conformazione idrica del terreno incrociando la variante del cambiamento climatico e quella del cambio d’uso del territorio, dall’uso per la coltivazione all’uso abitativo. I risultati di questi studi – e ci possiamo riferire proprio ai cambiamenti che riguardano il nostro territorio padano – dimostrano come da anni il clima stia cambiando da mite a desertico e come sempre più si alterneranno periodi di siccità con periodi di forti piogge. Questo implicherà anche un vero e proprio cambiamento delle colture dei nostri territori a cui finora eravamo abituati.

Terminata questa prima parte del secondo pomeriggio, i partecipanti sono stati invitati a spostarsi presso il Santuario della Comuna per vivere un momento di preghiera ecumenica, itinerante nel piccolo parco di fianco alla chiesa, in modo molto semplice, alternando l’ascolto della Parola con alcuni canti per ringraziare il Signore del Creato.

Don Simone Zocca