Comprendere la Bibbia - 45

Gerusalemme

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Chiamata talvolta Sion, dal nome di una delle colline sulla quale è costruita, questa città è il centro religioso per ebrei, musulmani e cristiani. Jerushaláim, piccola città cananea fortificata, la cui esistenza è attestata dal XIV sec. a.C., era situata a 700/800 metri di altezza, nella zona montuosa che separava le tribù del nord (Israele) da quelle del sud (Giuda) dopo l’entrata di Israele in Canaan nel 1200 a.C. Il re Davide se ne impadronì verso il 1000 a.C. e ne fece la sua capitale. Vi trasportò l’Arca dell’Alleanza, fissandovi così il santuario delle dodici tribù di Israele. Tuttavia, lasciò al figlio Salomone il compito di costruire il Tempio. Alla morte di Salomone (930 a.C.), l’unità politica e religiosa del paese si sfasciò; Gerusalemme rimase la capitale del regno del sud, Giuda. Assediata nel 705 a.C. dagli Assiri di Sennacherib, sotto il regno di Ezechia, la città fu liberata contro ogni aspettativa. Al momento della riforma religiosa e politica che intraprese nel 622 a.C., il re Giosia vi centralizzò il culto. Tuttavia, la città santa soccombette nel 587 a.C. sotto i colpi di Nabucodonosor, re di Babilonia, che distrusse il Tempio e deportò parte della popolazione. Cinquant’anni dopo, il conquistatore persiano Ciro, divenuto padrone di Babilonia, autorizzò il ritorno degli esiliati nella loro terra e la ricostruzione del Tempio. Quando la Giudea divenne una piccola provincia dell’Impero Romano, la città santa restò il centro religioso e culturale del giudaismo, qui si celebrava il culto nel Tempio ricostruito, qui si studiava la Legge, qui gli Ebrei della diaspora (= dispersione) si recavano in pellegrinaggio.

Gerusalemme è la città «santa» per le tre grandi religioni monoteiste. Gesù si recò in pellegrinaggio a Gerusalemme sin dall’età di dodici anni. Molti episodi della sua vita pubblica, numerose controversie con i suoi avversari hanno avuto come teatro Gerusalemme. È in Gerusalemme che si è svolto il dramma della sua morte: l’entrata trionfale nella settimana che precede la passione, l’arresto nell’orto del Getsemani, il processo e la crocifissione. Dopo la resurrezione, è sempre a Gerusalemme che i primi cristiani si riuniscono intorno agli apostoli. La loro comunità venne presto perseguitata dalle autorità giudaiche. Quando il cristianesimo si diffuse nel mondo mediterraneo, la Chiesa di Gerusalemme, governata da Giacomo, «fratello del Signore», restò il punto di riferimento; è qui che si cercò di risolvere i conflitti suscitati dall’entrata dei pagani nella Chiesa (Concilio di Gerusalemme, 49 d.C.). Paolo cercò di mantenere meglio che poté l’unione tra le comunità che aveva fondato fuori della Palestina e la Chiesa madre di Gerusalemme. Al tempo della rivolta giudaica nel 66 d.C., i cristiani lasciarono la città. Assediata dall’esercito romano di Tito nel 70, venne presa, il Tempio incendiato, gli abitanti massacrati o venduti come schiavi. Dopo una nuova rivolta, quella di Bar Kokhba (135 d.C.), la città cambiò nome e venne chiamata Aelia Capitolina.

Da quel momento, Gerusalemme è rimasta per gli Ebrei la città santa, la nuova Gerusalemme evocata da Isaia e Ezechiele, luogo dove un giorno si troveranno nuovamente riuniti tutti gli ebrei. Per l’Islam, Gerusalemme (El Quds = la [città] santa) è, con la Mecca e Medina, una della tre città sante; i musulmani situano il sacrificio di Abramo nel luogo dove attualmente sorge la Moschea di Omar, detta anche Cupola della Roccia. Per i cristiani Gerusalemme è prima di tutto il simbolo della città di Dio, il cielo, dove Dio riunirà i suoi eletti, è la nuova Gerusalemme evocata da Paolo e descritta nell’Apocalisse. I cristiani venerano a Gerusalemme i luoghi santi ai quali è collegata la vita di Gesù: il Cenacolo, l’orto degli Ulivi, la basilica del Santo Sepolcro. Tutta l’antica città murata fa rivivere il racconto della passione morte e risurrezione di Gesù.

Gastone Boscolo