Loreo

Nella chiesa rinnovata

Riaperto al culto il duomo con il  vescovo

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Con somma gioia e umana soddisfazione, sabato 20 marzo, la comunità cristiana di Loreo è ritornata a celebrare nel duomo, dopo sei mesi di importanti restauri e adeguamenti dell’edificio. Al suono festoso e prolungato delle campane, alle ore 16.00, la parrocchiale ha riaperto i battenti per accogliere i fedeli e i visitatori, che dopo tanto erano desiderosi di rientrare nel sacro edificio. Il tempo attuale del Covid e la zona rossa, dovuta alla recrudescenza della pandemia, ha impedito di pensare a una normale e ufficiale inaugurazione, per non creare assembramenti facendosi fautori di un evento particolare. La chiesa è apparsa in tutto il suo splendore e facendo risaltare le sue belle forme e la sua armonia. Un grande senso di bellezza, di ordine e di luce, ha accolto tutti, e ha fatto provare grandi emozioni. Il sostegno ingente dell’8xMille della Cei, della CaRiPaRo, di un benefattore del paese, hanno permesso di installare un nuovo e più adeguato impianto di riscaldamento, la creazione di un nuovo impianto elettrico e di illuminazione secondo le normative vigenti, la pulizia del sottotetto, la ridipintura e i ritocchi dell’intero soffitto e dell’aula, la levigatura, sistemazione e stuccatura del pavimento. La somma ingente, coperta in grandissima parte da questi benefattori, lascerà alla comunità, un piccolo debito da sanare nel tempo. La Santa Messa, alle 18.00, presieduta dal vescovo e concelebrata dal vicario economo generale, dal parroco e dal collaboratore, ha dato solennità alla giornata. Il duomo gremito, per i posti attuali che riesce a contenere (poco più di 120), la maestria dell’animazione liturgica sostenuta dalla corale San Michele Arcangelo, i sentimenti di soddisfazione, gioia, gratitudine, di tutti i presenti hanno permesso di godere, in maniera particolare, della celebrazione. All’inizio del rito, dopo le parole di saluto e di ringraziamento ai vari attori del cantiere, il vescovo Adriano ha compiuto un gesto di preghiera e benedizione del restauro per poi iniziare la liturgia della quinta domenica di quaresima. La Messa è proseguita in maniera ordinata e semplice senza nessuna particolarità. Come sappiamo, il duomo conserva e custodisce dal 1739, il miracoloso affresco della Beata Vergine della Carità, che ogni giorno è meta della devozione, della preghiera e della sosta di tanti parrocchiani, che sentono il desiderio di posare il loro sguardo sul tenero volto della Madonna, e lasciare a lei la loro preghiera, le loro soddisfazioni e le loro ansie. Prima delle parole di saluto del sindaco e di dare la benedizione, il vescovo Adriano ha riacceso la lampada che arde perennemente in fianco all’immagine, e assieme ai fedeli ha rivolto la preghiera alla Madre del Signore. Un gesto particolare che raccoglie e sottolinea i sentimenti di devozione mariana dei loredani. Giornata memorabile che ha fatto riecheggiare in tutti sentimenti di gratitudine e di soddisfazione, mai dimenticando l’importanza, anche simbolica, che ha una chiesa per la sua comunità e facendo tesoro, con una lettura spirituale, di questo avvenimento. Il ritorno alla originaria bellezza e armonia di questo duomo, ci ricordi la bellezza della nostra vita e della nostra figliolanza divina, chiamate a risplendere in tutta la loro autenticità, per essere motivo di gioia per noi e per i fratelli.

Afr.