COMPRENDERE LA BIBBIA - 21

Il ciclo delle stagioni

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Nelle terre della Bibbia, ancora oggi, le condizioni climatiche sono molto diverse da quelle dell’Europa e conoscerne le caratteristiche è di grande aiuto per capire la Bibbia. Praticamente le stagioni sono due: la stagione secca (marzo-settembre) e la stagione delle piogge (ottobre-febbraio). Dopo sette mesi di siccità estiva il terreno è duro come la roccia. A ottobre ci vuole qualche pioggia per ammorbidire il terreno e rendere possibile l’aratura, operazione che ai tempi della Bibbia non poteva essere effettuata prima delle piogge, considerando quanto fossero primitivi gli attrezzi disponibili. E’ importante che le prime piogge siano leggere: piogge intense portano semplicemente via lo strato superiore di terreno.

L’aratura e la semina – anche ai nostri giorni – sono completate verso la metà di dicembre, prima che le piogge si facciano più intense. A questo punto inizia un periodo moderatamente soleggiato, con intervalli di vento e freddo. Sbocciano i fiori selvatici, cresce l’erba e gli alberi mettono le prime gemme. A febbraio inizia la stagione secca. Il sole si fa più forte e le piogge diminuiscono finché, verso la fine di aprile, cessano quasi completamente. A questo punto il grano è pronto per la mietitura. Prima matura l’orzo, poi il grano. Il raccolto viene completato entro la metà di giugno e poi, con calma, si fanno la trebbiatura e la spulatura, di cui la Bibbia parla frequentemente. Con luglio comincia la stagione di fichi, melograni, datteri, uva, olive, meloni, cocomeri, porri e altri prodotti.

I raccolti, prima dell’introduzione dei moderni sistemi di irrigazione artificiale, durante il caldo secco che comincia a partire da luglio potevano sopravvivere o perché si trovavano in luoghi irrigati naturalmente, come nei pressi di sorgenti, o perché venivano innaffiati a mano traendo l’acqua dai pozzi. Nelle zone vicine alla costa, i raccolti traevano l’umidità di cui avevano bisogno dalle nebbie e dalla rugiada. Entro settembre i frutti estivi erano tutti raccolti, il ciclo dell’anno si avvicinava alla conclusione e tutto era pronto a ricominciare.

Conoscere il ciclo delle stagioni aiuta a capire tanti fatti narrati nella Bibbia. I dodici esploratori inviati da Mosè in Canaan ci andarono molto probabilmente nei mesi di luglio e agosto, se riuscirono a riportare indietro frutti freschi (Nm 13,21-25). Quando Gedeone fu chiamato da Dio per andare a salvare Israele stava trebbiando il frumento. Poiché la mietitura del frumento avveniva verso la fine della nostra primavera, doveva essere la fine di giugno (Gdc 6,11-13). Noemi e Rut vennero a Betlemme all’inizio della stagione dell’orzo. L’orzo matura prima del frumento, per cui questo fatto deve essersi svolto da aprile in avanti (Rt 1,22). Elia chiamò Eliseo mentre stava arando con dodici paia di buoi, quindi a novembre o all’inizio di dicembre (1Re 19,19). Questo non vuole necessariamente dire che Eliseo possedesse ventiquattro buoi, né che fosse tutto solo a compiere questo lavoro. I contadini spesso lavoravano insieme. Gesù moltiplica i pani per i cinquemila in un luogo dove c’era molta erba verde. Vicino al lago di Galilea questo poteva avvenire solo nella stagione delle piogge, con tutta probabilità a gennaio/febbraio (Mc 6,39; Gv 6,10). I discepoli raccolsero grani di frumento appena prima della mietitura: era quindi un sabato del mese di maggio (Mt 12,1).

 Gastone Boscolo