LE SUORE CISTERCENSI LASCIANO DONZELLA E LA DIOCESI DOPO 66 ANNI

Grazie per il servizio

“Chiamate a custodire … per andare …”

monsignor-Cesare-Bonivento
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“La Congregazione delle Suore Cistercensi nasce con Madre Claudia della Croce il 25 maggio del 1709 con un carisma educativo e di evangelizzazione. Carisma che si radica nel mistero del Cristo crocifisso e risorto, fonte di un amore infinito a forma della croce, proprio come il nome nuovo che il Signore consegna a Madre Claudia all’inizio della sua missione di fondatrice e apostola della carità. Un Amore con la “A” maiuscola che riceviamo da Dio il quale ci raggiunge, ci abbraccia e ci riempie di sé, un Amore che ha una dimensione verticale, ma poi deve manifestarsi in una dimensione orizzontale, per essere portato agli altri con la nostra carità, vicinanza e prossimità. Un Amore fatto di terra e impastato di cielo. Un amore cristocentrico e mariano, perché a Maria, alla Madonna, con qualsiasi titolo noi la preghiamo e la invochiamo, a Lei noi andiamo ma solo per poi essere condotti al Figlio suo, il Cristo, l’Amore crocifisso. In questi giorni noi, Suore Cistercensi, figlie di Madre Claudia, siamo qui con Sr. Virginia e Sr. Bernarda e con tutte le suore vive e defunte che in questi 65 anni sono passate tra voi: Sr. Cecilia, Sr. Maddalena, Sr. Gabriella, Sr. Nazzarena, Sr. Rosaria, Sr. M. Enrica, Sr. Giuliana, Sr. Aurelia, Sr. Erminia, Sr. Matilde, Sr. Eugenia, Sr. Let Gabriel, Sr. Bertilla, Sr. Carmela, Sr. Fatima, Sr. Saveria, e in questo territorio è nata la vocazione di Sr. Daniela Zaninello. Siamo qui per pregare con voi, per dirvi grazie di questi lunghi anni trascorsi insieme, in questa terra del Polesine. Siamo qui con la gratitudine nel cuore per i tanti doni ricevuti, per l’amicizia, la famigliarità e l’accoglienza. Ma anche per chiedere perdono se la nostra presenza a volte è stata contaminata dal peccato e dall’imperfezione e non sempre siamo state per ognuno di voi un segno luminoso di testimonianza, cedendo alla stanchezza, lasciandoci contagiare dallo scoraggiamento, permettendo che la lampada della fede si affievolisca, ma senza mai spegnersi completamente. Un tratto di strada importante, entusiasmante e coinvolgente è stato percorso, con noi e con voi tutti Dio ha scritto la sua storia. Così come ci ha inviato ora ci chiede di ritornare da dove siamo partite, da quel “nido vocazionale” da cui tutto ha avuto inizio, la Casa Madre di Anagni, per prepararci all’ultimo tratto del nostro cammino, quello più importante, ma anche più faticoso, che raccoglie in sé l’eredità umana, spirituale ed apostolica raccolta negli anni, per incamminarci serene verso l’incontro ultimo e definitivo con lo Sposo dell’anima nostra, Cristo Gesù. Lasciandoci condurre per mano da Maria, la Vergine del Monte Carmelo.”

Sono queste le parole con cui la Madre generale delle Suore di Donzella si è rivolta ai fedeli concludendo il triduo in preparazione alla Festa patronale della Madonna del Carmine, giovedì 16 luglio, occasione in cui tutta la comunità cristiana, alla presenza del vescovo Adriano e dei parroci e presbiteri che si sono succeduti negli ultimi anni, saluta Sr. Bernarda e Sr. Virginia, che hanno dedicato la loro vita a questo territorio, e che ora tornano in casa madre ad Anagni.

Abbiamo citato nel sommario il motto del XII capitolo generale (“Chiamate a custodire…per andare…”) di questa famiglia religiosa che dal 1954 è presente nel nostro territorio con le sorelle giunte per volontà del vescovo mons. Giovanni Battista Piasentini, già vescovo di Anagni, che ha dato un impulso verso la vita attiva a questo secolare istituto di vita contemplativa: prima a Ca’ Venier di Cavarzere e poi a Donzella, quasi 66 anni di presenza. L’asilo è stata la loro casa, l’asilo intitolato a Santa Caterina da Siena è stata la casa di generazioni e generazioni di bambini. Inizialmente le suore andavano anche a Pisana con la barca, poi con i pulmini a prendere i bambini. Poi la grande alluvione del ’66, e la ricostruzione che ne è seguita. Ora sono tutti quei bambini ormai uomini, donne, nonni e bisnonni ad accompagnarle, ringraziarle, e chiedere che continuino a pregare per noi, perché tutti continuiamo a custodire gli insegnamenti del Vangelo, di Madre Claudia, delle tante persone che hanno incontrato, aiutato, amato, mentre esse ora vanno verso quel meritato riposo, presso quella casa da cui erano partite cariche di passione e di amore. Un grande grazie dalla vostra comunità.

Nella foto: il vescovo emerito monsignor Cesare Bonivento all’inaugurazione dell’immagine della fondatrice (2019).