SPUNTI OMILETICI DEL VESCOVO ADRIANO

“Colui che toglie il peccato del mondo” Gv1,29-34

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In continuità con la domenica del Battesimo di Gesù, oggi ci viene presentata la testimonianza su Gesù resa da Giovanni Battista secondo il vangelo di Giovanni. Superando ormai le attese ebraiche del Messia, l’evangelista Giovanni mette in bocca al Battista una testimonianza su Gesù attraverso quattro tappe, una confessione di fede chiara, tipica del vangelo di Giovanni: Gesù è l’agnello di Dio, egli era prima del Battista, egli è pieno dello Spirito Santo e il suo battesimo sarà battesimo nello Spirito Santo. Proviamo a verificare la nostra fede in Gesù di Nazareth e nella sua missione nei confronti del mondo, di fronte a questa pagina del vangelo. Alla luce anche della pagina del profeta Isaia, Gesù è Servo del Signore (prima lettura) inviato a “portare la salvezza fino alle estremità della terra”, cioè a tutte le genti, rimuovendo mediante il perdono il peccato, che è il rifiuto dell’offerta di salvezza che Dio propone a tutta l’umanità. Gesù è Servo del Signore, metterà in gioco la sua vita fino alla morte proprio per riportare l’umanità all’obbedienza della fede, del disegno di amore che Dio ha per l’uomo. In questo senso la figura dell’agnello richiama il suo sacrificio sulla croce, definito come ‘prezzo del nostro riscatto’. Da questa pagina comprendiamo il senso della vita spirituale. Giovanni Battista testimonia che su Gesù il Padre ha riversato lo Spirito Santo e che ora quel medesimo Spirito è il dono che Gesù fa ai suoi discepoli. Questo significa che Gesù battezza nello Spirito. Per altro Giovanni attesta che al momento della sua morte sulla Croce Gesù ‘effuse lo Spirito’. E’ lo Spirito Santo l’anima e la forza della vita del credente, del cristiano, vita secondo lo Spirito, vita spirituale, vita riconciliata con Dio mediante il suo perdono, vita conforme alla sua volontà con forza che viene dallo Spirito Santo, fonte della nostra santità. Il battezzato ‘nello Spirito’ diventa nel mondo il segno del perdono di Dio e della possibilità che Dio ci dà in Cristo di vivere da figli di Dio. L’originalità ed esclusività della fede cristiana sta nel riconoscere in Gesù di Nazareth “il Figlio di Dio” e il dono dello Spirito Santo che grazie a Lui il Padre ci elargisce, mediante il quale anche noi diveniamo partecipi della vita divina. Solo da Dio Padre e dal Figlio Gesù Cristo (o attraverso il Figlio) abbiamo il dono dello Spirito Santo, il perdono e la vita divina.

+ Adriano Tessarollo