Cavanella d’Adige

Seguire Gesù, fino in fondo

Frate Lorenzo: un giovane originario del nostro territorio dalla microbiologia al saio

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Venerdì 20 dicembre Lorenzo Pellizzari è ritornato, da frate cappuccino, nella chiesa di San Giorgio Martire, nella nativa piccola frazione di Cavanella d’Adige, per celebrare a fianco del Vescovo Adriano, la funzione funebre per la zia Teresa. Fra Lorenzo è stato ordinato sacerdote il 6 luglio scorso ed è bello sottolineare dunque che, anche recentemente, la nostra diocesi è stata toccata da un evento di grazia eccezionale: un figlio nato nella nostra comunità è stato ordinato prete. Nato a Chioggia nel 1972, ha vissuto i suoi primi 4 anni a Cavanella d’Adige; si trasferisce con la famiglia a Mestre, dove  ha frequentato la catechesi e ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana; nel “Mestre-7” è stato scout, dal Branco alla Comunità Capi. Laureato in Scienze biologiche con specializzazione in microbiologia e virologia, ha avuto diverse esperienze di lavoro: “Era un buon lavoro – ricorda – con uno stipendio soddisfacente” ma nonostante tutto “la cosa mi lasciava un po’ d’amaro”. Ne nascono esperienze forti: pellegrinaggi a Santiago di Compostela, a Lourdes, servizio a Calcutta con le suore di Madre Teresa… intanto la domanda interiore si trasforma: da “Voglio capire che cosa devo fare” a “Gesù, fammi capire che cosa tu vuoi che io faccia”. Decisiva l’esperienza degli “esercizi ignaziani”, durante i quali legge la vita di san Francesco. Una folgorazione: “Povertà, letizia, fraternità – racconta -: la cosa mi attira molto. Mi dico: Mi faccio francescano. Gli unici francescani che conoscevo erano i cappuccini, dunque mi faccio cappuccino!”.

E gli anni corrono fino alla professione perpetua (cioè frate cappuccino a tutti gli effetti). Nel frattempo inizia anche lo studio della teologia in vista dell’ordinazione sacerdotale avvenuta, come detto, lo scorso luglio. Ecco dalla sua mano il racconto dei “primi passi da prete”, in queste brevi righe che ha scritto fra Lorenzo: “Carissimi, ringrazio tutti voi che mi siete stati vicino in tutto il mio percorso con le vostre preghiere e la partecipazione calorosa alle varie tappe. Ora sono sacerdote per sempre! Lo dico con un nodo in gola, perché la sento come una responsabilità mica da ridere e fin da questi primi mesi ne ho notato, non solo il peso, ma anche tanto i doni di grazia. Sapete che, appena ordinato, sono partito con due miei confratelli per camminare lungo il Cammino di Santiago. In quei luoghi ho potuto cogliere: da una parte l’universalità della Chiesa nell’accoglienza ricevuta e nella lingua comune che si parla nella liturgia e nella fede; d’altra parte il triste contrasto tra la carenza di sacerdoti, spesso costretti ai salti mortali per celebrare anche sette sante Messe la domenica, e la fede viva incontrata soprattutto nei villaggi attraverso cui siamo passati, nel vivere i sacramenti, sapendo a volte prestarsi a celebrare la liturgia della Parola la domenica, in assenza di un prete.

Devo essere sincero che vivo ancora tutto questo con stupore e con un grande interrogativo su quello che mi aspetterà nel mio ministero. Anche ora che, come sapete, sono stato chiamato a svolgere il mio servizio alla Chiesa nel santuario di Castelmonte (a 7 km da Cividale del Friuli, in provincia di Udine), vi leggo il dono di grazia del Signore nel poter fare esperienza nel ministero sacerdotale nella celebrazione dell’Eucarestia e nel sacramento della Riconciliazione e quindi, soprattutto in quest’ultimo, vivo e mi rafforzo della immensa grazia che vi si trasmette e di cui un sacerdote è solo il tramite e, se vogliamo, strumento. Mi stupisco piacevolmente di come le anime escano rincuorate dall’incontro con la misericordia di Dio, e di come il Signore, mi guidi nella conversione attraverso la grande fede di alcuni penitenti che si accostano con cuore aperto al sacramento. Ringrazio Dio che mi ha fatto un dono grande chiamandomi qui in questo splendido santuario e per la possibilità che qui ho di vivere e meditare la Sua Parola e di incontrare tante persone, che Lui vuole incontrare e a cui desidera farsi conoscere, e non smetto di meravigliarmi di come Lui mi abbia chiamato al sacerdozio, alla vita consacrata e si serva di me, nonostante tutti i miei limiti e debolezze umane. Fra Lorenzo.”

Amanzio P.

Ecco in sintesi e tappe della biografia di Lorenzo: 1972 Nasce a Cavanella d’Adige (Chioggia); 1976 si traferisce a Mestre; 1992-1996 Capo Scout nel Mestre-7 (SPO); 1999 Laurea a Padova; 2008 Cammino di Santiago; 2009 a Calcutta, poi Settimana vocazionale; 2010 in convento a Thiene poi a Lendinara (RO); 2011 Noviziato a Lovere (BG); 2012 Voti temporanei; 2015 Voti perpetui; 2018 Diacono; 2019 Prete.