COMMENTANDO...

Cosa guadagna chi sceglie l’Ora di Religione a scuola?

E cosa perde chi vi rinuncia?

Locandina-Scelta-IRC-2019-20
Facebooktwitterpinterestmail

“Non puoi desiderare ciò che non conosci”, scrivevano gli antichi, cui fanno eco i moderni dicendo “se la conosci la ami”! L’ora di Religione a Scuola è oggi un momento settimanale che ti fa veramente riflettere, ti fa uscire da un pensiero unico e ti apre molti orizzonti di vita. Fare religione a scuola è ben diverso dal fare catechismo, non presuppone una scelta di fede, ma si fa “Cultura religiosa”, che significa riconoscere e quindi anche studiare tutto ciò che ha a che fare con la realtà religiosa nelle sue varie manifestazioni (le credenze, i modi di essere religiosi, soprattutto quelli più vicini a noi, le differenti religioni del mondo…), interrogandoci su ciò che ci propone per crescere come persone e cittadini responsabili di sé, degli altri, e dell’ambiente. Attraverso quest’ora capisci tante cose importanti per la vita e soprattutto impari il rispetto per gli altri. Anche per i ragazzi che aderiscono a un’altra religione e ai quali i genitori chiedono di non partecipare a quell’ora, se vi partecipano si renderanno conto che conoscere gli aspetti culturali di un’altra religione è estremamente utile e arricchente. A scuola il prof. non ha da ‘convertire’ nessuno alla sua religione, ma attraverso il rispettoso confronto aiuta a superare ogni diffidenza e riconoscere che ci sono valori comuni. Durante quell’ora ognuno è veramente se stesso e affronta tanti argomenti utili alla propria vita, alle proprie conoscenze e alle reciproche rispettose relazioni con i propri vicini anche di religione diversa, comprendendo anche il loro comportamento e i loro usi e costumi religiosi. Infine l’ora di religione è un momento di vera libertà intellettuale, a volte faticosa, perché è faticoso smontare i propri pregiudizi religiosi nei confronti delle altre religioni senza conoscerle, senza sforzarsi di guardare la realtà da più punti di vista. Quindi scegli la Religione a scuola se ami la libertà di conoscere e di scegliere sapendo cosa scegli e a cosa rinunci.

Cari ragazzi e cari genitori, ecco davanti a voi l’opportunità e non l’obbligo di aprire gli occhi, anziché chiuderli, verso una realtà che ha accompagnato la storia e la cultura del territorio nel quale crescete e abitate, le sue fonti, come la Bibbia. Ma è anche l’opportunità di conoscere la storia e cultura religiosa di altri popoli che oggi si affacciano su questo stesso territorio con i loro usi, il loro credere e i loro libri di riferimento. Prendere o lasciare? Queste settimane sono il tempo di fare le vostre scelte nella libertà di incontrare degli amici e non nella paura di incontrare degli avversari. Buona scelta.

+ Adriano Tessarollo