PAROLA DI DIO -  XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B

Il matrimonio ancorato all’amore di Dio

LETTURE:  Gn 2,18-24; Sal 127; Eb 2,9-11; Mc 10,2-16

mc 10,2-16
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Il vangelo di questa domenica Mc 10, 2-16 evidenzia due parti.

Nella prima è narrata una sostanziosa e significativa catechesi di Gesù sul matrimonio (vv. 2-12).

Nella seconda ci viene riproposto, ancora una volta, il gesto di Gesù che accarezza ed abbraccia i bambini indicandoli come modelli per entrare nel regno di Dio (vv. 13-16).

Marco nel Vangelo di queste domeniche narra di un Gesù in cammino: la strada è, per così dire, il percorso dell’amore che lo porterà a Gerusalemme dove lo attende la passione e morte in croce.

La gente che segue il Maestro in questo percorso è assetata di verità, accorre a lui ed egli la istruisce. Infatti il versetto prima del brano proposto oggi suonava così: “La folla accorse di nuovo da Gesù e di nuovo egli l’ammaestrava, come era solito fare” (Mc 10,1).

L’insegnamento e la catechesi di oggi è sul matrimonio.

Lo spunto nasce da una questione posta dai farisei i quali, per metterlo alla prova, domandano a Gesù se è lecito ad un marito ripudiare la propria moglie. Gesù non risponde direttamente a questa domanda ma annuncia l’amore fedele che è, per così dire, all’origine del sogno di Dio sull’uomo e sulla donna. Il problema vero, sembra dirci Gesù, non è il ripudiare o no la propria moglie, non è la separazione o meno, ma quello della fedeltà all’amore per cui si sta insieme non perché non ci si può più separare, ma perché ci si vuole veramente bene. Il matrimonio rimane, concretamente, una unione che ha alla base un amore senza misura.

È questo un concetto che Papa Francesco sottolineava qualche settimana fa, partecipando in Irlanda al IX incontro mondiale delle famiglie: “Il matrimonio cristiano e la vita familiare vengono compresi in tutta la loro bellezza e attrattiva se sono ancorati all’amore di Dio, che ci ha creato a sua immagine, così che noi potessimo dargli gloria come icone del suo amore e della sua santità nel mondo. Papà e mamme, nonni e nonne, figli e nipoti: tutti, tutti chiamati a trovare, nella famiglia, il compimento dell’amore”. E ancora rivolgendosi agli sposi diceva: “Fate scommesse forti, per tutta la vita. Rischiate! Perché il matrimonio è anche un rischio, ma è un rischio che vale la pena vivere per tutta la vita, perché l’amore è così. Sappiamo che l’amore è il sogno di Dio per noi e per l’intera famiglia umana. Per favore, non dimenticatelo mai! Dio ha un sogno per noi e chiede a noi di farlo proprio. Non abbiate paura di quel sogno! Sognate in grande! Fatene tesoro e sognatelo insieme ogni giorno nuovamente. In questo modo sarete in grado di sostenervi a vicenda con speranza, con forza e col perdono nei momenti in cui il percorso si fa arduo, diventa difficile scorgere la via. Dalla Bibbia sappiamo che Dio si impegna a rimanere fedele alla sua Alleanza, anche quando noi lo rattristiamo e il nostro amore nei suoi confronti si indebolisce e viene meno”.

Progettare di amarsi per sempre significa inaugurare una strada che conduce due persone ad integrarsi l’una con l’altra, e ad arricchirsi reciprocamente in un dialogo libero e sincero. Così il ‘per sempre’ non è una imposizione che mortifica, ma tensione che dà vita e respiro all’amore stesso: paradossalmente i due sposi, nel giorno del matrimonio, non dovrebbero promettersi di stare insieme per sempre, ma di tenere per sempre vivo l’amore perché esso consente loro di crescere e di realizzare la loro vocazione e il matrimonio cristiano diventa il luogo molto concreto dove si incarna e prende forma l’amore sempre nuovo e trasformante di Dio.

E Gesù, dopo aver parlato della coppia come pensata nel progetto di Dio, in casa, accarezzando e abbracciando dei bambini, disse: “Lasciate che i bambini vengano a me […] perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio” (vv 13 -15).

Ed è così che i bambini, additati come esempio per aver accesso a Dio, diventano oggi, in particolare per gli sposi, alla luce della catechesi di Gesù sul matrimonio e sull’amore tra l’uomo e la donna, un esempio di abbandono amoroso l’uno verso l’altra senza pregiudizi e tornaconti ed un esempio di fiducia totale e piena in quel Padre che ha cura di tutti i suoi figli, soprattutto quando sono nel bisogno e nella difficoltà.

don Danilo Marin