Il servizio, carisma principale

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B. V. DELLA NAVICELLA. Serve di Maria Addolorata

Solenne celebrazione per il Centenario dell’aggregazione all’Ordine dei Servi di Maria

Il servizio, carisma principale

Contrassegnata dalla solennità la messa di sabato 17 febbraio alle ore 18 presso il Santuario della Beata Vergine della Navicella e le ragioni sono presto dette: le Serve di Maria Addolorata hanno festeggiato i 100 anni dell’Aggregazione della Congregazione all’Ordine dei Servi di Maria. In una chiesa gremita, a significare l’affetto di cui da sempre la congregazione gode, e davanti al coro formato dagli alunni della scuola primaria “Padre Emilio Venturini”, che per l’occasione erano vestiti a festa, i celebranti padre Hubert Moons, procuratore dell’Ordine, che ha presieduto la celebrazione, padre Lino Pacchin, priore provinciale della Provincia Veneta, e padre Venazio Ramasso dei Servi di Maria, assieme al vicario generale mons. Francesco Zenna, al delegato della vita consacrata mons. Giuliano Marangon, al parroco don Alfonso Boscolo, al parroco di San Giacomo mons. Vincenzo Tosello e a don Luigi Dalle Nogare hanno voluto dare solennità a una tappa fondamentale nella storia delle nostre suore, che hanno tratto dall’appartenenza ad un ordine, riconosciuto dalla Chiesa, nuovo slancio per continuare il cammino. Inoltre, a condividere la preghiera e l’esultanza, era presente anche un cospicuo numero di suore della congregazione delle Mantellate Serve di Maria.

Questa celebrazione mi ha fatto riflettere proprio sul nome della congregazione e su uno degli aspetti principali del loro carisma: il servizio. È stata infatti la sensibilità nei confronti dei bisognosi e dei deboli, in particolare delle povere bambine orfane che vivevano nella Chioggia di fine Ottocento senza alcuna protezione, a muovere l’animo di padre Emilio e di madre Elisa a dare inizio ad un’opera grandiosa. Servizio che oggi continua con l’impegno nelle missioni in Messico e Burundi, con la presenza discreta e al tempo stesso carismatica nelle varie comunità parrocchiali e infine, ma non ultima, con l’educazione scolastica. Questa loro attitudine all’accoglienza del prossimo, soprattutto dei più bisognosi, che si è tradotta nell’ormai consolidato impegno missionario e alla devozione a Maria, Madre di Dio e primo esempio di umiltà, ha fatto sì che l’adesione all’Ordine dei Servi di Maria, avvenuta precisamente il 12 febbraio 1918, apparisse naturale concretizzazione dei principi di matrice mariana che hanno da sempre animato le suore fin dalle origini. Molto significativa l’immagine che era stata posta sopra l’altare: Maria che con il suo ampio manto avvolge a protezione i suoi “servi”: come loro anche noi godiamo di questo abbraccio e le braccia, di cui si serve per fare ciò, sono proprio quelle delle nostre care suore, mai stanche di accogliere, di servire e di testimoniare l’amore di Dio con la loro presenza preziosa.

Silvia Gradara

Nuova Scintilla n.8 – 25 febrraio 2018