“Vera luce di tutte le genti”

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Festa della vita consacrata in cattedrale col vescovo

La Giornata di chi ha detto sì a Gesù, nella propria speciale vocazione

“Vera luce di tutte le genti”

Domenica 4 febbraio abbiamo celebrato la Giornata della vita consacrata posticipata, per unirci ai ministri straordinari dell’Eucaristia che hanno rinnovato il loro servizio di vicinanza agli ammalati o si sono impegnati, per la prima volta, in questo ministero di preghiera e di consolazione.

La liturgia eucaristica della Presentazione di Gesù, inserita nella celebrazione domenicale della parrocchia, è stata presieduta dal vescovo Adriano e concelebrata da molti sacerdoti, tra i quali anche vari religiosi presenti in diocesi. Le religiose, alcune delle quali hanno ricordato i loro giubilei, hanno animato la liturgia rinnovando pure gli impegni della loro consacrazione.

In questa domenica abbiamo ricordato pure la Giornata per la vita. Una felice coincidenza perché è dal dono della vita che maturano poi le varie vocazioni tra le quali quelle di speciale consacrazione nella dimensione claustrale o nei molteplici servizi di evangelizzazione e caritativi.

Questa scelta di vita è una dimensione fondamentale per la chiesa e testimonianza efficace per il mondo. Il concilio Vaticano II nella costituzione dogmatica Lumen Gentium afferma al n. 43: “I consigli evangelici della castità consacrata a Dio, della povertà e dell’obbedienza, essendo fondati sulle parole e sugli esempi del Signore e raccomandati dagli apostoli, dai Padri e dai dottori e pastori della Chiesa, sono un dono divino che la Chiesa ha ricevuto dal suo Signore e con la sua grazia sempre conserva”. E al n. 44 si sottolinea che “con i voti o altri impegni sacri simili ai voti secondo il modo loro proprio, il fedele si obbliga all’osservanza dei tre predetti consigli evangelici; egli si dona totalmente a Dio amato al di sopra di tutto, così da essere con nuovo e speciale titolo destinato al servizio e all’onore di Dio”.

Anche il vescovo nell’omelia ha sottolineato che con la professione dei consigli evangelici intendiamo liberarci dagli impedimenti che potrebbero distoglierci dal fervore della carità e dalla perfezione del culto divino e ci consacriamo più intimamente al servizio di Dio e dei fratelli.

La celebrazione della Presentazione di Gesù, presieduta dalla benedizione delle candele, è sempre suggestiva e ci rimanda alla “vera luce di tutte le genti” che è Cristo Gesù. “I miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele”, canta il vecchio Simeone nell’accogliere tra le sue braccia il bambino Gesù.

suor Pierina Pierobon

Nuova Scintilla n.6 – 11 febbraio 2018