Nel mare del mistero cristiano

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I GIORNI

Nel mare del mistero cristiano

Amaro destino dei dogmi cristiani. Si inciampa su Dio Trinità; l’unico Dio origine di tutto – Padre e Figlio e Spirito Santo – viene travolto confondendo e mescolando le tre persone divine e l’unica natura divina. Maria concepita Immacolata, e la sua verginità nel concepire e dare alla luce il Figlio Gesù, vengono scambiate, spegnendo la grazia della sua anticipata liberazione dal peccato, e svilendo il miracolo della nascita di Cristo Uomo nuovo. La Chiesa, appiattita a organizzazione di programmi più o meno benefici, viene deprivata del ’mistero’ che la costituisce. Nel comune conversare, in giornali e lanci televisivi, i ‘dogmi cristiani’ appaiono assurdi e senza rilievo e incidenza. Non scorre più la linfa che garantiva per ‘pressione osmotica’ il passaggio della fede di generazione in generazione, in un clima di comunità aperta all’infinito. Le nozioni del catechismo appreso a memoria sopravvivono in rare oasi abitate dalle generazioni più attempate, mentre si inceppano i gesti e le parole del segno di croce, del Padre nostro e dell’Ave Maria. La padronanza della fede segue la parabola discendente della cultura e della moralità in generale.

Che cosa si perde quando si perde la chiarezza della fede cristiana? Non svaniscono appena le nozioni acute e profonde, riguardanti il Dio che si mostra e agisce in parole e azioni. Quando si perdono le nozioni fondamentali della fede, si perde il senso della vita, si svuota la coscienza della propria identità, si naviga nelle correnti della superficialità. Conoscendo Dio si conosce se stessi e gli altri, il coniuge, il figlio, il fratello, l’amico, l’estraneo e lo straniero. Il Dio unico in tre persone si riflette nell’uomo e nella donna fatti a sua immagine e somiglianza, diventa fonte di conoscenza e amore, di socialità e servizio. In Maria concepita immacolata, divenuta madre per potenza di Spirito Santo, sboccia un dono di grazia a vantaggio di tutti gli uomini; si irradia la fecondità della vita coniugale e della consacrazione verginale. La scoperta dell’identità della Chiesa svela l’origine della relazione che sostiene la vita familiare, amicale, sociale, aperta al mondo.

Non si vive senza fondamento, e non si naviga senza orizzonte. Il Dio uno e trino, che ci crea e ci ama, che ci salva dal male nella compagnia della Chiesa, spalanca l’orizzonte. Il mistero cristiano mette insieme Dio e uomo, l’eterno e il tempo, attraverso la Parola della Bibbia, la liturgia celebrata e vissuta, la vita che rinasce e si espande. Non teoria, ma storia. Non nozione, ma sapienza. Dalla mattina alla sera siamo chiamati a navigare nel mare divino. Senza lasciarci risucchiare nel vortice del nulla.

don Angelo

Nuova Scintilla n.6 – 11 febbraio 2018