Portano la Chiesa nelle case

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Ministri straordinari dell’eucaristia

ROSOLINA. Domenica 14 gennaio s’è svolto l’altro incontro formativo

Portano la Chiesa nelle case

Domenica 14 gennaio scorso nel pomeriggio si è svolto a Rosolina presso il Centro parrocchiale il 2° incontro di formazione per i Ministri Straordinari dell’Eucaristia della nostra Diocesi, presenti circa una settantina di persone provenienti da tutto il territorio diocesano, tra i quali diversi sono al primo e nuovo mandato e gli altri per il rinnovo triennale per tale delicato e importante servizio nelle proprie parrocchie.

Don Massimo Ballarin, nuovo incaricato dal vescovo Adriano di seguire, formare e guidare i ministri della diocesi, ha sviluppato due insegnamenti molto profondi e ben articolati su: chi è il Ministro straodinario (la sua identità), che cosa è chiamato a fare (il servizio liturgico pastorale) e con chi e verso chi svolge il suo ministero (relazione con l’ammalato…). Ha svolto citando soprattutto l’importante Istruzione “Immensae Caritatis” del 29 gennaio del 1972 che papa Paolo VI ha emanato, dove si trovano le linee guida per il servizio dei Ministri straordinari dell’Ecaristia nella Chiesa e altre citazioni bibliche prese dall’A.T. e N.T. I Ministri sono individuati e proposti dal proprio parroco o responsabile della parrocchia e devono essere persone di stima nella comunità parrocchiale. Devono essere persone che frequentano attivamente la vita della comunità parrocchiale e che servono in essa: fedeli laici (uomini o donne) o religiose consacrate o consacrati che sono in piena sintonia e docilità con il proprio parroco o responsabile della parrocchia; devono essere persone che amano Gesù Signore, che si cibano della Parola di Dio e dell’Eucaristia, che si fortificano con la preghiera e la vita sacramentale e che si sentono portati a servire i fratelli e le sorelle della comunità, le membra più sofferenti e in difficoltà, gli ammalati, con carità e amore fraterno, come insegna Gesù nell’ultima cena: “a lavare i piedi gli uni agli altri”.

I compiti che vengono affidati al Ministro possono essere diversi:

– distribuire la Santa Comunione ai fedeli in chiesa, nelle assemblee numerose o particolari;

– portare l’Eucaristia mensile o settimanale nelle case agli ammalati, agli anziani con difficoltà (sempre su indicazione del parroco);

– l’esposizione del Santissimo Sacramento in chiesa (in mancanza del sacerdote o del diacono) per lo svolgimento della preghiera di adorazione.

Don Massimo ha sviluppato bene ed ampiamente i contenuti specifici relativi al ministero, attingendo anche all’importante documento conciliare “Lumen Gentium”. L’incarico al Ministro è dato dal vescovo per tre anni e se permangono i requisiti della persona e le necessità di servizio nella parrocchia viene rinnovato per altri tre anni.

Molto importante per il Ministro è “l’essere” più che il “fare”: coltivare una spiritualità eucaristica, un rapporto vivo e personale che Gesù Signore nella propria vita!

 

Nuova Scintilla n.3 – 21 gennaio 2018

Alla fine dell’incontro è stato dato un tempo riservato per le domande, quesiti o contribuiti o suggerimenti vari.

Il 3° incontro previsto è per domenica 4 febbraio alle ore 15 presso il Seminario Diocesano a Chioggia con il tema “Come vivere questo servizio” e poi segue alle ore 17 in cattedrale la S. Messa del Mandato da parte del nostro vescovo Adriano in occasione della Giornata della Vita Consacrata.

Franco Crivellari