…Sempre in movimento

caritas-e-formazione
Facebooktwitterpinterestmail

CARITAS DIOCESANA

Caritas e formazione: un connubio inscindibile

…Sempre in movimento

Prendendo in considerazione il lasso di tempo (46 anni) che intercorre dalla fondazione della Caritas ad oggi, risulta immediatamente costatabile la trasformazione continua e profonda della società e dei suoi meccanismi di funzionamento. Possiamo inoltre affermare, senza tema di smentite, che anche l’azione ecclesiale di solidarietà fraterna è stata (ed è) protagonista di una grande evoluzione, e non soltanto quantitativa.

Tralasciando per un momento il fondamento teologico della carità e soffermandoci sull’aspetto della prassi, possiamo senz’altro affermare che l’agire della Caritas porta con sé alcune tentazioni: 1. La tentazione di essere un “corpo speciale” al quale delegare ogni pratica caritativa; 2. Lo stile assistenziale e non di promozione umana; 3. Il rischio di omologazione sociale, col pericolo di appiattirsi e raddoppiare quanto attivato dallo stato sociale, nonché dell’assorbimento della solidarietà fraterna da parte delle prassi; 4. La tentazione di ripiegamento, che porterebbe a delimitare rigorosamente la prassi di carità al solo perimetro della comunità dei credenti; 5. L’equivoco sul termine. La parola carità si presta a molti significati, che possono scadere da un lato ad elemosina e per un altro verso può assumere una tonalità esclusivamente pratica, perdendo ogni riferimento alla dimensione verticale di apertura all’Assoluto.

Con questo quadro di fondo la Caritas diocesana si appresta a vivere il tradizionale fine settimana formativo residenziale di fine ottobre a Luvigliano di Torreglia (PD) che quest’anno si svolgerà il 21 e il 22 ottobre. È importante che durante queste due mezze giornate ciascun operatore si soffermi a riflettere proprio sulla dinamica del servizio nel quale opera e che prende le mosse dalla Caritas: Centri di ascolto, Emporio, Servizio giustizia, luoghi di distribuzione, aiuto ai migranti… pensandolo all’interno di una situazione sociale ed ecclesiale sempre in movimento, in mutamento, mai uguale a ieri. Per questo la struttura logica (ma anche cronologica) del corso formativo sarà questa: a) analisi dei bisogni che si incontrano durante l’operare; b) riflessione sull’adeguatezza degli strumenti e dei metodi a disposizione; c) sviluppo di proposte operative migliorative.

Durante l’edizione 2017 del WE i partecipanti saranno condotti nel loro percorso dal dott. Tiziano Vecchiato, direttore della Fondazione E. Zancan di Padova, conoscitore delle realtà Caritas per via di una lunga collaborazione tra essa e la Fondazione Zancan da lui diretta. Il dott. Vecchiato è chiamato tra le altre cose ad aiutare i presenti ad affrontare una delle questioni più salienti e dirimenti per l’agire della Caritas e dei suoi servizi, che consiste nel rapporto imprescindibile, ma sempre da costruire con il territorio (principalmente Enti Pubblici, ma anche privato sociale, Forze dell’ordine, ecc.) sul quale essi si trovano ad operare.

Il frutto dei lavori di questo breve fine settimana potrà così fungere da base di appoggio per il confronto tra il mondo della Caritas diocesana di Chioggia e Caritas Italiana. Detto incontro, che valorizza la visita pastorale del Vescovo Adriano già iniziata, previsto per domenica 12 novembre 2017 a Chioggia, vedrà la presenza del direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu. In quell’occasione chi lavora nei servizi Caritas, ma anche in altre realtà operanti nell’ambito della carità e solidarietà, potrà scambiare idee, pensieri, prassi, inserendole in un confronto articolato con Caritas Italiana, dal quale attingere spunti ed idee per il futuro.

Attilio Gibbin

Da Nuova Scintilla n.38 – 8 ottobre 2017