L’incontro giubilare dei ragazzi e degli sportivi

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OSSERVATORIO DEL GIUBILEO

L’incontro giubilare dei ragazzi e degli sportivi

Domenica 6 novembre una folla di ragazzini delle “medie” ha invaso la nostra città ed è stata accolta presso il campetto dell’oratorio dei Salesiani di Chioggia.

I ragazzi, accompagnati dai sacerdoti, animatori e catechisti, sono stati il vero “corpo” di questo Giubileo dei ragazzi e degli sportivi.

La giornata insieme è iniziata con una bella accoglienza mista a balli e canti, e l’introduzione della tematica trattata, appunto “Il nostro corpo… Tuo Corpo”.

Insieme a don Vanni, sacerdote salesiano di Mestre, si è riflettuto sul fatto che il corpo ci è stato donato per comunicare qualcosa di grande e di bello, che ci rende disponibili al prossimo: tendere la mano a chi è in difficoltà, consolare con un abbraccio…

Appunto per questo, i ragazzi sono stati sollecitati ad andare oltre “lo specchio” che a volte ci incatena davanti a sé e ci fa vergognare della nostra immagine, perché ciò che supera tutto per importanza è la nostra anima. Il momento di riflessione si è poi concluso con un grande gioco a stand sui cinque sensi, dove i ragazzi si sono sfidati tra parrocchie, occasione divertente per conoscere altre realtà della nostra diocesi. Dopo il pranzo, il fiume di ragazzi si è spostato in cattedrale per la testimonianza di due sportivi, Vanni Bertotto e Luca Boscolo, atleti chioggiotti che fanno parte dell’associazione Canoa Kayak di Chioggia (nella foto accanto).

 

La testimonianza è stata un interessante botta e risposta con i ragazzi, molto incuriositi.

I due sportivi hanno raccontato di quanto la pratica sportiva e l’allenamento siano una “scuola di vita”, ricca di soddisfazioni ma anche di sconfitte e sacrifici, utili per appassionarsi e imparare ancora di più. Per loro, lo sport è diventato l’ambiente in cui si sono create forti amicizie, dove hanno sperimentato la solidarietà e dove hanno trovato delle guide per affrontare le difficoltà.

Il Giubileo, infine, si è compiuto con il passaggio attraverso la Porta Santa e la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo.  Durante l’omelia il vescovo ha fatto riflettere i fedeli su come ognuno di noi sia una “casa” che deve essere costruita con gli elementi fondamentali, cioè i doni che il Signore ci ha dato: il cuore, l’anima, la mente e la forza.

Egli ha sottolineato che la pratica sportiva diventa strumento utile per costruire la nostra “casa” sulle fondamenta dell’amicizia, della condivisione e della solidarietà.

È stata una giornata ricca di gioia ed entusiasmo per tutti; affidiamo al Signore e alla Vergine Maria il cammino di fede di questi giovani ragazzi.

Giorgia Tiozzo

(La somma raccolta in chiesa per l’Emporio della Solidarietà e per i poveri è di 150).

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Testimonianze

Alcuni ragazzi dell’unità pastorale di Porto Tolle che hanno partecipato al giubileo dei ragazzi in un messaggio su whatsapp hanno espresso i loro sentimenti al termine di una nuova esperienza che hanno vissuto:

Genny di Donzella:

Per me è stata una domenica diversa dalle altre dove ho passato ore divertenti in compagnia di amici, in un clima di serenità. Facendo cose semplici che a volte diventano le più divertenti.

Ilaria di Ca’ Tiepolo:

Per me è stata una giornata divertente e molto simpatica. Abbiamo potuto conoscere nuove persone con cui giocare e divertirsi, è stata una giornata diversa dalla altre.

Elisa di Ca’ Tiepolo:

Per me é stata un’esperienza nuova e divertente in cui abbiamo potuto conoscere persone nuove e divertirci in giochi strani ridendo e scherzando tutti insieme.

Martina di Ca’ Tiepolo:

Per me è stata una esperienza nuova, mi sono aperta con persone che prima magari non avevo molto rapporto. Mi sono divertita molto ed è stata una domenica diversa dalle altre.

Giulia di Oca:

Domenica ho vissuto un momento di condivisione con gli altri: lo spirito del Signore ha fatto in modo che ci siamo potuti trovare a giocare ed avere un momento di preghiera assieme.

Devis di Ca’ Tiepolo:

Per me è stata una domenica molto piacevole con la possibilità di stare insieme noi ed altre persone, fare cose divertenti e nuove. Un’esperienza molto positiva di incontro con il Signore, attorno al vescovo.

Manuel di Oca:

Per me quel giorno era un riassunto sull’unione tra l’amicizia e la religione. Nel senso che l’incontro con il Signore si realizza nell’incontro con le persone, non solo quelle che si conoscono e a cui si vuole bene, ma anche altre che magari non hai mai visto!

Da Nuova Scintilla n.42 – 13 novembre 2016