Memoria di Padre Raimondo

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Chioggia. Chiesa dei Padri Filippini

Memoria di Padre Raimondo

Con gioia profonda il canonico Umberto Pavan, martedì 18 novembre 2014 nella chiesa dei Filippini, ha fatto memoria di Padre Raimondo Calcagno, suo “maestro del cuore” (di quand’era in Seminario, studente di Teologia) presiedendo la S. Messa, celebrata con padre Gontrano Tesserin.

Una testimonianza spirituale – la sua – genuina e autorevole, di anziano sacerdote all’alba del 60° di ordinazione, che ha aiutato la numerosa assemblea a riflettere sulla santità cristiana del Servo di Dio Padre Raimondo (in questi giorni dichiarato “venerabile” da Papa Francesco), sull’arte delicata e complessa di accompagnare – per oltre trent’anni – le anime dei seminaristi e dei chierici nel loro cammino di ricerca e incontro con la grazia di Dio, il sapiente compito di consolarle, esortarle e orientarle nella scoperta del Vangelo, cogliendo incertezze, ansie, cadute, riprese…

 

Mons. Pavan, prendendo lo spunto dalle letture bibliche del giorno (Dedicazione delle basiliche dei santi Pietro e Paolo apostoli), ha evidenziato la centralità della fede da parte dell’apostolo Pietro (“Tu sei veramente il Figlio di Dio”) per richiamare la trasparenza del profondo rapporto di Padre Raimondo col Signore, che si coglieva dal suo comportamento, dalla sua umile figura, dalla vita interiore profonda e alta, dal raccoglimento raccolto tenuto nella cappellina del convento e in chiesa, inginocchiato davanti al tabernacolo e soprattutto nella celebrazione della S. Messa.

Un secondo elemento il celebrante (già apprezzato arciprete per molti anni di S. Mauro di Cavarzere) l’ha colto dall’apostolo Paolo che, a Roma – pur trovandosi sotto controllo e in abitazione coatta -, trasmetteva e annunciava con schiettezza il regno di Dio, accogliendo chiunque lo avvicinava: di qui il passaggio alla chiara profondità di fede di Padre Raimondo, quando comunicava con i ragazzi o predicava, anche in dialetto, o quando proponeva le meditazioni familiari e dotte allo stesso tempo ai chierici del Seminario, allorché diffondeva quello che lui stesso aveva assorbito e fatto suo e, soprattutto, nel confessionale nel momento in cui faceva penetrare con semplicità e tanta misericordia la sua parola nel cuore dei penitenti.

Il discepolo di Padre Raimondo concludeva l’intensa omelia manifestando il suo gaudio intimo nell’aver incontrato nel suo cammino un tale uomo spirituale, pienamente libero nel donare tutto se stesso al servizio di Dio e dei fratelli, senza mai riservare qualcosa per sé, un maestro di fede, di sapienza e di obbedienza, disponibile e fedele ascoltatore della Parola di Dio, aiutando gli altri ad aprirsi alle esigenze di quella Parola, a scoprirne il senso appassionato, a gustare tutta la bellezza e a operare in conformità ad essa.

Preghiamo Padre Raimondo di intercedere per il nostro Seminario che soffre tempi difficili; per i preti bisognosi di una fede forte, che chiedono luce, amore per percorrere la via maestra della santità; perché il carisma della Congregazione filippina sia nella nostra città fermento, lievito di nuove vocazioni sacerdotali e religiose, suscitando uomini e donne di chiara tempra spirituale. (R. Chiozzotto) (Foto Donaggio)

 

da NUOVA SCINTILLA 45 del 30 novembre 2014