Memorabile viaggio della speranza

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Memorabile viaggio della speranza

VOLTO DI ROSOLINA. Vera avventura quella dei volontari che hanno portato a Roma il materiale di beneficenza nei giorni di allarme meteo in gran parte della penisola.

L’odissea per il trasporto di materiale di beneficenza come aiuto umanitario: destinazione Pre seminario S. Pio X nella Città del Vaticano. Scrivere tutto è impossibile, basta che osserviate la data del venerdì 31 gennaio quando a Roma ci furono perturbazioni meteorologiche fuori della norma … Siamo riusciti ad arrivare e a tornare con vicissitudini inaudite… Con l’aiuto sicuramente e senza ombra di dubbio della Vergine Maria, anche perché materialmente e fisicamente parlando era impossibile sia arrivare che tornare tra pioggia e fango… Provare per credere. Tre volontari in cabina di cui due autisti per il cambio: Giuliano-Fiorenzo-Umberto. Il nostro pensiero era

per don Giovanni Natòli che, costretto dalla febbre a 38 gradi a rimanere a letto, non poteva essere anche lui a bordo come era stato prestabilito e quindi è stato sostituito da Giuliano.

A casa abbiamo lasciato il quarto volontario di nome Isaia che si è prodigato per il carico di generi alimentari e il peso che è stato caricato è di circa 13 quintali. Si deve precisare che per il carico c’è stata la collaborazione dei frati Minori Conventuali del Santo di Padova, dei Minori Cappuccini di P. Leopoldo e anche della Mensa “S. Francesco” della parrocchia del Volto di Rosolina. Il gasolio è stato pagato dai volontari. Sapevamo tutti noi che era un sacrificio economico, ma per saper “Donare” al prossimo e “Ricevere” bisognava fare dei sacrifici. Partenza da Cavarzere e Rosolina ore 1 di notte e direzione Ravenna-Cesena e poi la statale E45 e a Orte si è presa l’autostrada per Roma Nord. L’unica compagnia era il rumore stridente del tergicristallo che era in continua lotta con la pioggia battente all’esterno del pulmino noleggiato e pagato da un volontario. Ci si immette nella strada che porta al grande raccordo anulare e in agguato c’era la coda di chilometri a tre corsie, e acqua a nastro e dalle ore 7 di mattino alle 11.45 come gregge senza pastore… Tabellone con la scritta “Inversione di marcia”: non si può prendere il raccordo anulare per sopraggiunti allagamenti e frane varie… e si prosegue per altra strada, in balia del continuo chiedere: “Scusi per san Pietro e il Vaticano” anche perché non si conosceva dove eravamo. Ci troviamo senza saperlo a Monte Mario e per fare un chilometro abbiamo impiegato un’ora e un quarto. Finalmente all’orizzonte vediamo la cupola di San Pietro e le rispettive mura. Il veicolo strappa metro su metro fin dentro il Vaticano e la pioggia era sempre la nostra compagna. Arrivati al garage prestabilito un prete ci chiama e ci porta in visita a Sua Eminenza Reverendissima Card. Comastri come da appuntamento telefonico. Alle ore 12 siamo stati ricevuti, foto di rito e dopo 15 minuti subito ci siamo recati a scaricare il bottino per il seminario e per il cardinale. Bagnati come nutrie siamo stati accompagnati nel refettorio del seminario e ci siamo ristorati: inserviente era mons. Enrico Radice da Milano, rettore del seminario del Vaticano. A mangiare con noi vi era pure il Nuovo Delegato Pontificio della Basilica del Santo di Padova Sua Eccellenza Reverendissima mons. Lanzani. Alle 14 circa siamo partiti per il ritorno e non vi dico le telefonate ricevute dal Vaticano per sapere delle nostre condizioni e se avevamo superato le difficoltà della strada. Dopo quattro ore di coda a tre file nel rettilineo che ci portava a Orte per prendere l’autostrada, abbiamo visto solo acqua e grossi smottamenti che avevano impedito e che impedivano il normale flusso delle automobili. Alle 6.30 usciti dall’autostrada abbiamo ripreso la statale E45 e alle 11.45 siamo arrivati a casa. Questa è la verità… Il resto è solo… chiacchera. Io che ho vissuto il tragitto posso solo pensare che la Madonna ci ha accompagnati a destinazione.   (Un volontario)

Nella foto: i volontari con il Cardinale Comastri Arciprete della Basilica di S.Pietro e Vicario del Papa per la Città del Vaticano.

 

 

da NUOVA SCINTILLA 6 del 9 febbraio 2014