Gratitudine infinita

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P. Cesare e Alessandra, consacrati per sempre. Il riconoscente saluto conclusivo

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Evento particolarmente significativo domenica 2 febbraio per la nostra Chiesa locale con la “professione” emessa da parte del 57enne don Cesare Mucciardi come “monaco-eremita di città” e della 33enne Alessandra Agatea nell’Ordo Virginum davanti al vescovo Adriano che, nella giornata della Vita consacrata, ha presieduto la solenne concelebrazione per i religiosi e religiose in una cattedrale gremita di fedeli, giunti soprattutto per far corona alla professione perpetua dei due nuovi consacrati. Don Cesare, che ha assunto il nome di “Padre Cesare di Gesù nostra pace”, è arrivato alla professione definitiva dopo un cammino decennale di discernimento, abbracciando la

regola ispirata a san Benedetto e a san Francesco ed approvata dal vescovo, per vivere “la sua consacrazione monastica nel cuore della nostra città e della nostra Chiesa clodiense”, come “impegno d’amore a collaborare con la preghiera e il sacrificio al bene di tutti”, diventando “un invito costante a mettere al primo posto l’incontro e la comunione con il Signore”. Gli sono stati consegnati ufficialmente dal vescovo i segni del suo cammino religioso: la cocolla monastica, il libro della liturgia delle ore e la Regola di vita. Già da anni padre Cesare risiede nell’ “eremo della pace”, adiacente all’antica chiesa cittadina di S. Francesco dentro le mura, dove egli segue l’adorazione eucaristica e accoglie quanti ricorrono al suo ministero di confessione e direzione spirituale. Alessandra, dopo un percorso di alcuni anni, è arrivata a scegliere definitivamente la consacrazione al Signore Gesù, come suo sposo per sempre, all’interno di un’istituzione antica, ora avviata anche per la diocesi clodiense, quella dell’Ordo Virginum, dedicandosi totalmente al servizio di Dio e dei fratelli nella Chiesa locale sotto la guida e a disposizione del vescovo diocesano. Nelle mani del vescovo ha presentato il suo “proposito di castità perfetta alla sequela di Cristo”. Le sono stati consegnati i simboli eloquenti di questa sua scelta: “l’anello delle mistiche nozze con Cristo” perché custodisca integra la fedeltà al suo Sposo e il libro della liturgia delle ore perché la preghiera della Chiesa risuoni senza interruzione nel suo cuore e sulle sue labbra. Da alcuni mesi è stata affidata ad Alessandra la gestione della Casa diocesana di spiritualità Madonna del Divino Amore a S. Anna. La grande gioia dell’assemblea, che ha accolto e accompagnato questo importante passo dei due nuovi consacrati, esprimeva anche la gioia dell’intera Chiesa locale che si arricchisce di due nuove e peculiari esperienze di vita consacrata. Riportiamo di seguito l’intervento conclusivo di Padre Cesare.(altre foto nel sito e in FB) (Vito)

 

Grazie a tutti!

Con tanta gioia e commozione prendo la parola anche a nome di Alessandra per esprimere dal profondo del nostro cuore un grazie davvero grande.

Al Signore innanzi tutto che ci ha guardati con tanta tenerezza e ci ha scelti e chiamati alla sua sequela, nel servizio ai fratelli, ciascuno con un carisma specifico, all’interno di questa nostra Chiesa diocesana.

Grazie, in modo specialissimo, al nostro Vescovo Adriano (Padre Vescovo!) che con grande paternità ci ha compresi e accompagnati nel cammino e oggi ci ha consacrati al Signore. In lui io vedo anche il vescovo Alfredo e il vescovo Angelo. Un grazie, davvero grande e sincero, a don Francesco mio priore che fin dagli inizi del cammino mi ha con grande stima seguito e davanti al quale ogni anno ho rinnovato i voti; per Alessandra il grazie va a don Damiano assieme al quale ha capito che questa era la via tracciata dal Signore per lei. Grazie, davvero forte e fraterno, ai miei confratelli sacerdoti e oggi carico di affetto ancora di più a tutti i consacrati e le consacrate presenti o spiritualmente presenti: da oggi siamo vostri fratelli … e insieme desideriamo camminare.

Un pensiero affettuoso alle Sorelle Clarisse di Porto Viro e a tanti monasteri ed eremi. Grazie alla delegazione delle sorelle dell’Ordo Virginum e a suor Maria Teresa eremita della Diocesi di Padova ma nativa di Taglio di Po.

Un grazie specialissimo al Seminario che, anche non essendo più il Padre spirituale, continuo a sentire appiccicato alla pelle e al cuore. Grazie ai nostri genitori, alle nostre famiglie di origine, ai nostri parenti del sangue e a voi tutti che ci siete diventati parenti nello spirito. Che siete qui dalle nostre parrocchie di origine, da dove siamo passati lavorando insieme o attualmente prestiamo servizio … da tutti i Vicariati della diocesi e da tante altre parti. Oltre ogni misura il mio grazie va a mia mamma Vittoria che, seminarista, prete, monaco, mi ha in modo semplice capito, protetto e accompagnato nel cammino. La raggiungo nel reparto Luna dei malati di Alzehimer di Piove di Sacco e me la stringo forte forte al cuore.

Grazie al carissimo Giuseppe nostro sindaco. Tu lo sai, caro Giuseppe, che per me in modo particolare la stabilitas monastica è Chioggia-città durante l’inverno e, da due anni, Sottomarina durante l’estate.

Grazie davvero a tutti e a ciascuno. Vi vogliamo un sacco di bene e tocchiamo con mano quanto ce ne volete.

Grazie al coro di san Pietro, a don Damiano, alle suore del Santo Volto e a chi ha curato così bene questa solenne celebrazione. Non vogliamo dimenticare nessuno, davvero nessuno. Vista l’ora e l’inverno, non abbiamo pensato a una festa …; ma non vi vogliamo nemmeno mandare a casa digiuni. Facciamo nostro l’invito di Gesù ai discepoli: “Date loro voi stessi da mangiare”. Abbiamo allora preparato tante confezioni di pani dolci che, conclusa la celebrazione, vi offriremo e che in auto, per strada o in vaporetto, tornando a casa potrete consumare ricordando questo indimenticabile pomeriggio vissuto insieme.

Concludendo, ai ragazzi e ai giovani presenti diciamo che è bello donarsi al Signore e che la via della felicità non può non incrociare il Suo Volto e il Suo Cuore. La Chiesa e il mondo hanno bisogno di voi. Dite a Gesù un sì grande e generoso…; ma non aspettate troppo. Non aspettate troppo! Attraverso le parole e il gesto delle mani del Vescovo Adriano, Dio vi benedica tutti…, anzi ci benedica tutti. Grazie davvero! (Padre Cesare di Gesù “nostra pace”)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 6 del 9 febbraio 2014