Nuova esperienza di solidarietà

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Nuova esperienza di solidarietà

VILLAREGIA. Un’insolita staffetta di ventiquattro ore ha avuto luogo il giorno di Natale: duecento persone hanno confezionato moltissimi sacchi di indumenti, medicinali e scarpe a favore dei più poveri

“24 ore di solidarietà: a Natale!”. Al Centro missionario di Villaregia a Porto Viro ha avuto inizio una nuova esperienza di solidarietà : per 24 ore si è lavorato ininterrottamente smistando generi di prima necessità da spedire ai poveri presenti in varie realtà dell’Africa e dell’America Latina dove da trent’anni la Comunità missionaria sta portando avanti alcuni progetti di promozione umana. “Circa 200 persone, adolescenti, giovani e adulti di diverse nazionalità, insieme ad alcuni volontari della Caritas della diocesi di Chioggia – ha detto il responsabile di Villaregia, padre Giorgio Parenzan – si sono alternati in

un’insolita staffetta, creando un clima di gioia e di fraternità e arrivando a confezionare 350 sacchi di indumenti, 20 casse di medicinali, 17 casse di scarpe che saranno spediti con un container. Il pensare ai fratelli lontani è stata la forza che ha sostenuto ciascuno durante il duro lavoro diurno e notturno”. Così ha condiviso una volontaria che ha lavorato diverse ore nel cuore della notte: “Guardavo l’immagine di quel bambino nel quadro appeso nel salone e immaginavo la gioia di quando avrebbe ricevuto in regalo le belle scarpette che stavo deponendo nella scatola”. “Un grazie particolare – ha continuato padre Giorgio – va alle ditte che, nonostante il tempo di grave crisi economica che colpisce l’intera nostra Nazione, non hanno rinunciato a farsi strumento di provvidenza, donando tutto il materiale, nuovo di fabbrica, che diventerà vita per tanti fratelli poveri”. “L’esperienza, iniziata sabato 21 dicembre alle 15, si è conclusa domenica 22 alle 15. Molti hanno espresso il loro grazie per la possibilità, tra acquisti e addobbi, di prepararsi al Natale in un modo nuovo, perché hanno potuto accogliere e incontrare Gesù amando i poveri”. (Giannino Dian)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 1 del 5 gennaio 2014