Solenni celebrazioni e festeggiamenti partecipati

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PORTO VIRO. Conclusa la festa della patrona Maria Madre della Chiesa

Solenni celebrazioni e festeggiamenti partecipati

Il 27 ottobre, con l’estrazione della Lotteria della Patrona, è calato il sipario sulle manifestazioni organizzate dalla Parrocchia salesiana di Scalon e dall’Amministrazione comunale per la “Festa della Patrona” (Maria Madre della Chiesa) della città di Porto Viro. Ricorrenza che cade sempre l’11 ottobre e che l’Amministrazione comunale ha sancito “festa civile” per cui sono rimaste chiuse le Scuole e gli uffici pubblici. L’auspicio resta che la “festa” venga sentita anche dalle parrocchie delle “periferie” (parola cara a Papa Francesco) come possono essere considerate Ca’ Cappello, Porto Levante, Villaregia, Ca’ Pisani, Ca’ Cappellino e Mea e da tutti i cittadini impegnati nelle aziende, fabbriche, laboratori e uffici privati sulla scia di quanto avviene il 27 gennaio sulla sponda destra del Po. L’avvio è

avvenuto con la concelebrazione della S. Messa a Scalon (titolare della parrocchia) presieduta dal Vicario generale della diocesi mons. Francesco Zenna con a fianco il vicario foraneo don Agostino, il vice vicario don Renato (Donada), don Corrado (Taglio di Donada), don Rino (Fornaci), don Giuseppe (Contarina-San Bartolomeo), i salesiani don Nicola, don Carlo e don Dino, i missionari di Villaregia don Marco e don Marzio, il francescano padre Luigi (Taglio di Po), don Angelo (Loreo), don Sergio (parroco emerito di San Bartolomeo) e il diacono-cerimoniere don Simone Doria. Presenti le autorità civili e militari con il sindaco Gennari, alcuni assessori (gonfalone municipale scortato da rappresentanti della Protezione civile), il maresciallo dei Carabinieri Salvagnini e il comandante della Polizia Locale Mantovan. Nell’omelia mons. Zenna ha definito questa giornata “tra le più belle della diocesi perché coinvolge tutta la città nel camminare insieme”. Ha ricordato che il titolo di “Maria Madre della Chiesa” è stato riconosciuto da Paolo VI nel 1964 durante il Concilio ecumenico Vaticano II precisando che la Madonna, Madre del Corpo di Gesù, è automaticamente Madre del Corpo Mistico che è la Chiesa cui appartengono tutti gli uomini.

Il programma della Festa, svoltasi nel corso di 3 giorni, ha contemplato l’incontro, nella tensostruttura dell’Eracle, dei Comitati parrocchiali per degustare i prodotti agroalimentari tradizionali del nostro territorio, culminato con la cena d’onore. L’occasione poi è stata propizia per festeggiare la giornata dell’apicoltura con Mostra e lezione sulle api e rituale merenda per bambini a base di pane, formaggio e miele. Non è mancato l’aspetto culturale con l’esecuzione del Concerto dell’Ensemble (teatro armonico di Vicenza) sul tema: “Monumenti musicali” nella chiesa di Donada, perfetta per l’acustica. Spazio pure ai “Giochi della Patrona” (giochi di un tempo come tiro alla fune, corsa nei sacchi ecc.) presso l’Oratorio san Giusto dove si sono esibiti i ragazzi divisi in squadre a rappresentare le singole parrocchie. Il labaro (come il cencio di Siena) messo in palio e da conservare in chiesa per tutto l’anno è stato vinto da Fornaci. Ed ecco i numeri fortunati: 5693 (tablet), 4772 (bicicletta), 2102 (scopa elettrica), 4135 (robot cucina), 6396 (fotocamera digitale), 5493 (cellulare). Il tutto grazie al patrocinio della Regione, del Comune, del Gal Delta del Po, “Sviluppo rurale” e diverse attività industriali ed artigianali locali. Segno chiaro che la “Festa” è sempre più partecipata e sentita. (Francesco Ferro)

Nella foto: concelebrazione nella festa della Patrona a Porto Viro.

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 42 del 10 novembre 2013