Due percorsi di santità

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CA’ VENIER. Il ricordo di P. Raimondo Calcagno e delle sei eroiche suore morte in Congo

Due percorsi di santità

Proposti a Ca’ Venier due percorsi di santità. Dopo la processione a conclusione del mese di maggio don Fabrizio Fornaro e don Michele Mariotto, parroco dell’Unità Pastorale dell’Isola di Ca’ Venier, hanno voluto fossero proposte alla loro comunità polesana nell’anno della Fede la figura del Servo di Dio Padre Raimondo Calcagno d. O. di Chioggia e quelle di sei suore della Congregazione delle Suore delle Poverelle di Bergamo morte in Africa allo scoppiare dell’epidemia del virus Ebola (simile a Sars, sigla che sta per Sindrome Acuta Respiratoria Severa), una forma atipica di polmonite esplosa con virulenza in Africa nel 1995.

In una chiesa veramente gremita di gente di tutte le età e di alcuni sacerdoti della Comunità Missionaria di

Villaregia e diocesani, il diacono filippino dell’Oratorio di Chioggia, attraverso la proiezione di un power point ha parlato ai presenti di questo santo sacerdote del quale è in corso a Roma il processo di Canonizzazione e di cui si spera Papa Francesco decreti entro l’anno la venerabilità.

Immagine della santità quotidiana cui tutti siamo chiamati; “figlio di Dio” come dice San Paolo (Rom 8,17) perché “si è lasciato guidare dallo Spirito di Dio”.

Sacerdote ricordato dalla gente, che ha avuto la fortuna di avvicinarlo come un vero mistero di molteplicità nell’unità, sempre in preghiera, sempre con i suoi ragazzi, costantemente in confessionale ad amministrare la misericordia di Dio. Figlio perfetto di San Filippo Neri, che ha saputo seguire con docilità gli impulsi dello Spirito, che invitava i suoi giovani, i seminaristi a lui affidati e i sacerdoti a considerare “Maria come vera Madre, in continua funzione materna sopra di noi; invocatela nei vostri bisogni, onoratela ed abbandonatevi a Lei con la fiducia con cui il bambino si abbandona tra le braccia della madre”.

Esempio di grande Carità e di umiltà e autentico “povero in spirito”.

Con toccante e commossa partecipazione, anche perché ha avuto la fortuna di essere consorella di una delle sei martiri negli anni della formazione a Bergamo, suor Benilde Ripamonti superiora delle Suore delle Poverelle in servizio pastorale a Ca’ Venier ha parlato di sei sue sodali morte in Africa a causa della Sars nel giro di soli 34 giorni, dal 25 aprile al 28 maggio 1995.

Ha raccontato ai presenti commossi e attenti come suor Fioralba, 43 anni di missione in Africa (la prima a morire), suor Clara 36 anni, suor Danila 17, suor Dina 29, suor Anna 34 e infine suor Bittarosa Giorgia 13, l’amica, ultima a morire la domenica del 28 maggio 1995, pur sapendo che nel giro di poche settimane sarebbero morte tutte per la stessa malattia, non si sono volute risparmiare nell’aiutare gli ammalati di Sars, malattia che trova il suo habitat ideale nella miseria e nel degrado dell’ambiente.

Per questo, per queste eroiche donne, che ad imitazione di Cristo hanno avuto un “amore così grande da dare la vita per il prossimo” è in corso il processo di beatificazione che le dichiarerà martiri della Carità.   (R. D.)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 23 del 9 giugno 2013