CARITAS. il “fondo di solidarietà”
Per superare la crisi
Domenica prossima 2 dicembre in tutte le chiese la Colletta
Motivazione: Perché il Fondo e che cos’è?
Da tanto tempo giornali e TV parlano della crisi economica in atto. All’inizio ci sembrava una cosa distante, ora invece anche le nostre famiglie ne subiscono le conseguenze perché le imprese chiudono o riducono il personale. Tante persone, padri e madri di famiglia, oltre a non riuscire a far fronte alle spese della vita quotidiana, stanno perdendo speranza per il futuro; per non parlare poi di giovani e donne che non riescono ad entrare nel mondo lavorativo. Bisogna fare qualcosa e noi cristiani per primi non possiamo rassegnarci a vivere questa crisi come qualcosa di ‘normale’. Insieme al vescovo della nostra diocesi, mons. Adriano
Tessarollo, alle parrocchie, alla Caritas Diocesana a soggetti del mondo finanziario e sociale stiamo istituendo in Diocesi il Fondo di Solidarietà. Che cos’è? È una somma di denaro che mettiamo a disposizione per iniziare contratti di lavoro. Più precisamente per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Questo progetto è una piccola goccia all’interno di un mare. Ciononostante il Fondo rappresenta un tentativo concreto di offrire un segnale di attenzione, presenza e vicinanza, nei confronti dei nostri concittadini disoccupati, lavoratori svantaggiati in situazioni di disagio economico e sociale, giovani non ancora entrati nel mondo del lavoro. Ma il Fondo è anche uno strumento per aiutare e incoraggiare le imprese a provare nuovi inserimenti lavorativi per poter usufruire di nove capacità, nella speranza che possano realizzarsi feconde e durature collaborazioni. Un ruolo importante è svolto dalla Caritas incaricata di organizzare, con il coinvolgimento dei propri volontari, gli Sportelli di solidarietà per il lavoro, che svolgono la funzione di incontro, ascolto, orientamento e valutazione dei potenziali beneficiari in relazione anche alle proposte di inserimento lavorativo pervenute in collaborazione con i Servizi Sociali del nostro Comune e i Centri per l’Impiego.
Chi sono i beneficiari?
Interessa da una parte tutte le Aziende, Associazioni e Cooperative che manifesteranno il loro interesse per una eventuale assunzione di persone attualmente disoccupate e senza forme di ammortizzatori sociali (come la cassa integrazione).
Dall’altra, i disoccupati più deboli, quelli già inseriti nel circuito delle assistenti sociali dei Comuni o conosciuti dalle Caritas parrocchiali e alcuni giovani segnalati dai Centri per l’Impiego. Il Fondo sarà inizialmente costituito da una base di circa 100.000 Euro.
Le domande di lavoro e le manifestazioni d’interesse delle Aziende, Associazioni, Coop e Parrocchie per nuovi progetti lavorativi (Borse Lavoro e Voucher) saranno valutate da apposita Commissione.
Il contributo per ciascun lavoratore potrà essere di 1.000-2.000 Euro.
Chi fa incontrare domanda e offerta di lavoro?
In aggiunta a quello già esistente a Rosolina, sarà istituito uno sportello di Solidarietà per il Lavoro anche a Chioggia per la qual costituzione Caritas diocesana chiede l’aiuto di nuovi volontari.
Lo sportello promuove Borse Lavoro e individua proposte lavorative attraverso il sito WEB della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e il portale lavoro della Provincia, verificando le opportunità che si creeranno localmente, i lavori di pubblica utilità e le segnalazioni di piccoli lavori che si potranno effettuare presso parrocchie e comuni con l’utilizzo di Voucher.
E poi? Finiti i soldi del Fondo?
Il Fondo di Solidarietà nasce in una situazione emergenziale e non durerà all’infinito; terminate le risorse, valuteremo la sua continuazione accanto allo sviluppo della rete lavorativa che il Fondo stesso avrà costituito.
Speriamo di costruire, alla fine di questa esperienza, un capitale sociale di contatti e relazioni che potrà continuare a svilupparsi per generare nuove idee e proposte future.
da NUOVA SCINTILLA 44 del 25 novembre 2012