Cattedrale: vetrate e tetto rimessi a nuovo

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Cattedrale: vetrate e tetto rimessi a nuovo

La cattedrale imbrigliata, intrigata, imbragata. Che cosa succede?

Dalla settimana dopo Pasqua vastissime e altissime impalcature hanno cominciato ad avvolgere la Cattedrale di Chioggia in tutte le pareti esterne e progressivamente anche interne, prima nella navata sinistra e poi nella destra e in seguito in quella centrale e nel presbiterio.

Una ad una le vetrate della Cattedrale vengono smontate e provvisoriamente sostituite con protezioni in plexiglas; e quindi vengono portate in laboratorio presso gli stabilimenti della Ditta Poli di Verona.

I vetrini tondi – detti ‘rulli’- vengono tolti ad uno ad uno dalla montatura, ripuliti, sostituiti in caso di deficit, rimontati con una nuova tessitura di piombo e risistemati sull’antico telaio ripassato e ripulito.

Inoltre viene aggiunto un vetro di protezione interna che garantisce ulteriormente la tenuta e la protezione della vetrata.

 

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Già le tre vetrate della navata sinistra sono state risanate e ricollocate e brillano di nuova lucentezza.

Il lavoro, deciso e paziente, proseguirà fino ad autunno inoltrato.

Nel frattempo, approfittando delle impalcature, si provvederà alla pulitura interna di tutta la parte superiore degli altari e delle zone alte della Cattedrale.beni culturali DSCN6256

Non si ha memoria né documentazione di un lavoro generale di ‘ripasso’ delle vetrate della Cattedrale; si ricordano soltanto interventi parziali o ritocchi di qualche entità. L’urgenza del lavoro, già in programma da alcuni anni, è stata determinata dalla precarietà delle vetrate, alcune delle quali risultavano sconnesse nella intelaiatura e cominciavano a perdere i vetrini; il vento fortissimo che ha imperversato nello scorso inverno vanificava in certi giorni l’effetto del riscaldamento in Cattedrale e faceva temere il pericolo di caduta di qualche anta di vetrata.

Questo è il lavoro numero uno.

Il lavoro numero due consisterà nel ripasso generale del tetto.

Il risultato sarà la sicurezza e la luminosità della Cattedrale, e ne beneficerà anche il nuovo impianto di riscaldamento, del quale abbiamo già sperimentato gli effetti positivi.

Si tratta certamente di una grande impresa, resa ora possibile da una opportuna combinazione economica che vede concorrere un intervento dall’8 per mille, gli oneri di urbanizzazione secondaria derivanti dal Comune di Chioggia, il contributo della diocesi e quello della parrocchia.

Nella difficile congiuntura che sta attraversando l’Italia e che appesantisce anche le nostre famiglie questo grande lavoro è un richiamo alla speranza e una sollecitazione alla condivisione. Siamo stupefatti a vedere la grandezza e bellezza della nostra cattedrale, costruita in modo magnifico dai nostri padri quasi quattro secoli fa.

A noi tocca custodire e mantenere un patrimonio prezioso e valoroso, rendendolo vivo con la fede e con la carità.

 

 

Scheda tecnica: le vetrate

La chiesa è una fabbrica imponente a tre navate con transetto, volta a crociera e presbiterio con profonda tribuna e altare maggiore isolato. Le vetrate della chiesa cattedrale si estendono per una superficie di 370 mq (minimo rettangolo circoscrivibile) e sono realizzate con la tecnica del vetro soffiato a dischi policromi “rulli” con saldatura e legatura a piombo; il diametro dei rulli è variabile e di circa 15 cm con l’inserimento fra un rullo e l’altro di stellette di collegamento in vetro soffiato, di forma romboidale, adattate alle irregolarità e ai differenti diametri dei rulli; quelle delle cappelle laterali sono invece istoriate, con figure e decorazioni dipinte a grisaglia. L’intervento di restauro riguarda la grande mezzaluna della facciata principale, posta ad est, su Corso del Popolo, le sei mezzelune della navata centrale, le sei delle due navate laterali, le due poste nel transetto e le quattro della zona absidale ed avviene in successivi stralci intervallati dal restauro delle vetrate di ogni fase in laboratorio. Per le vetrate a dischi policromi “rulli” l’intervento consiste nello smontaggio dei soli elementi rimovibili delle vetrate per poter procedere al loro trasporto in laboratorio per il restauro; la componente fissa del telaio ligneo rimane nella sua sede e viene pertanto restaurata in opera; in sostituzione della parte rimovibile delle vetrate a rulli durante le fasi dell’intervento di restauro in laboratorio viene collocato, a protezione della chiesa Cattedrale e delle sue opere, un tamponamento provvisorio con lastre sagomate in policarbonato alveolare trasparente. Il restauro del telaio ligneo prevede la verifica dello stato di conservazione, l’analisi dell’essenza del legno, la revisione degli incastri, il trattamento del legno contro gli insetti xilofagi, il restauro delle componenti in ferro, la verifica del controtelaio esterno in metallo; per le vetrate a “rulli” viene fatta una verifica dei punti di saldatura e nella tramatura delle piombature procedendo con un’integrazione delle porzioni mancanti; per la componente vitrea della vetrata, rulli ed elementi di collegamento, mancanti o irrimediabilmente danneggiati, vengono integrati con vetro soffiato a bocca, realizzato interamente a mano, come da antica tradizione muranese con una composizione tale da riprodurre diametro e tonalità della colorazione come l’originale. Le vetrate istoriate delle due cappelle laterali: la lunetta sopra l’altare raffigurante Cristo con il calice e l’ostia, in quella di destra, a nord, nella cappella del SS. Sacramento e quella raffigurante i Santi Patroni in preghiera nel bosco, a sinistra, in quella dei Santi Patroni Martiri Felice e Fortunato, entrambe opera della Ditta Ketteler di Monaco di Baviera della fine del secolo XIX, verranno pulite dalla patina superficiale e da depositi ed incrostazioni, verificate le condizioni del serramento, della tramatura dei piombi e del controtelaio di protezione. Le vetrate verranno dotate, al termine dell’intervento di restauro, di un controvetro di protezione. (architetto Paolo Ravagnan)

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Scheda tecnica: il tetto

La chiesa cattedrale necessita di frequenti lavori di manutenzione; il manto di copertura si estende per oltre 2.000 mq e risulta danneggiato: in particolare il timpano della facciata principale e l’intera navata laterale presentano coppi rotti, scivolati o addirittura mancanti che provocano infiltrazioni d’acqua.

Anche nella navata centrale, in particolare nella falda sud, molti punti presentano delle lacune nel manto per coppi scivolati.

L’intervento prevede la rimozione del manto di copertura in coppi, la pulizia del sottotegola e la verifica delle condizioni di tavelle e tavelloni in laterizio, particolarmente accurata in corrispondenza delle parti con evidenti tracce di umidità o di infiltrazioni d’acqua; verranno sostituite solo quelle rotte o ammalorate; sarà posato il nuovo manto di copertura procedendo alla riposa di tutti i coppi che si potranno recuperare; sarà inoltre applicata una guaina impermeabilizzante ad integrazione di quella esistente; i coppi saranno saldati in malta per i primi tre corsi e per il resto con ganci fermacoppo in acciaio inox brunito o rame in modo da non far gravare ulteriore peso sulla struttura.

Verranno controllati grondaie e pluviali, collocati nella parte retrostante della cattedrale oltre il transetto, cornici di gronda in pietra d’Istria dei timpani e della navata centrale. (arch. P. Ravagnan)

 

SOTTOSCRIZIONE

Viene aperta una sottoscrizione, rivolta a tutti, per contribuire al grande lavoro delle vetrate e del tetto della Cattedrale di Chioggia.

I contributi possono venire recapitati direttamente in Ufficio Parrocchiale della Cattedrale oppure a mezzo banca.

Queste le coordinate bancarie:

Parrocchia di Santa Maria Assunta in Chioggia, Campo Duomo, 30015 Chioggia Ve

IBAN: IT68G0617520902000000090980

BIC: CRGEITGG790foto piazza duomo 236

 

 

 

E tu sei là

O vecchio campanile,

compagno fedele

della Cattedrale antica.

Immenso dito sacrale

ad indicare e ricordare

a noi tutti

l’eternità dei cieli:

da là venimmo

e là ritorneremo.

Campanile del Duomo:

opera gigante dell’Uomocampanile duomo solo

quale faro nel giorno

e nella notte. Nel suono

delle materne campane

le dolci braccia tese

a raccoglierci insieme

nella Santa Comunione

della Cattedrale.

Passano gli anni

passano i secoli

e Tu sei là:

imperituro simbolo

del fulgor della Croce.

E ai Tuoi piedi io prego!

(Renzo Ranzato Varisco)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 27 dell’8 luglio 2012