Si può fare

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Porto Viro. Sorge la comunità riabilitativo-educativa

Si può fare

Era il titolo di un bel film di qualche anno fa con Claudio Bisio che raccontava la storia – tratta da una vicenda realmente accaduta – di un’esperienza con i malati mentali e la nascita di una cooperativa sociale. Il film ebbe un discreto successo e la modalità espressiva “si può fare” è diventata sinonimo di progetti e di speranze che, anche se di difficile attuazione, si possono, con costanza e tenacia, realizzare. Così vuol essere anche il progetto, ormai in fase avanzata, della Casa di accoglienza per minori (tecnicamente Comunità educativo-riabilitativa per minori) e Gruppo appartamento per persone disabili. Questo progetto vede la sinergia tra la Diocesi di Chioggia, prima di tutto, rappresentata dalla ONLUS di recente istituzione “Orcio di Elia” che ha acquisito lo stabile a Porto Viro dove – terminati i lavori di ristrutturazione – verranno

accreditate le due esperienze, la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che ha contribuito all’acquisizione dello stabile con uno contributo dato alla diocesi di Chioggia, la onlus “Enel cuore” che ha riconosciuto l’importanza del si puo fare bozza 1 BNprogetto ed ha stanziato la somma di Euro 100.000 e la cooperativa “Titoli Minori” che porterà la sua esperienza su minori e disabilità nei due contesti della Comunità Riabilitativa e del Gruppo Appartamento, esperienze che la “Titoli Minori” già ha reso presente nel territorio Bassopolesano. A questi soggetti desideriamo aggiungere l’Amministrazione Comunale di Porto Viro che fin dall’inizio ha intelligentemente colto la possibilità di vedere nel proprio spazio comunale un’esperienza nuova nei metodi e originale nei contenuti. Tutte e due le progettualità sono inserite nei Piani di Zona della Asl 19 di Adria, con la condivisione della Conferenza dei Sindaci e del Direttore Generale della Asl afferente dott. Dal Ben.

Sabato 26 maggio ci troveremo alle ore 10 presso la Biblioteca Comunale di Porto Viro (ex macello) per illustrare lo svolgersi dei lavori – ormai in fase di arrivo – e le modalità con cui questi lavori sono stati eseguiti; seguirà una esposizione più particolareggiata del progetto per Minori e Disabili nel suo insieme… in attesa dell’inaugurazione che speriamo possa essere datata nell’autunno di quest’anno. Il progetto sinergico tra Diocesi di Chioggia, Fondazione Cassa di Risparmio Padova e Rovigo, Enel Cuore, Cooperativa Titoli Minori – speriamo a breve in un coinvolgimento del Consorzio Sviluppo Polesine (Con.Svi.Po.) – vuol essere un segno di come diversi soggetti, che a vario titolo agiscono nel territorio, possono, se ben coordinati, proporre progetti di grande caratura culturale e sociale e – è il caso solo di accennarlo – in questo contesto l’anima dell’idea, del coordinamento (anche se di nessuna specificità gestionale) è stata la Caritas Diocesana, da sempre impegnata in prima linea nel dialogo con il Territorio nelle sua articolazioni, e la comunità cristiana. Certo, attorno a questa esperienza potranno nascere e svilupparsi ulteriori proposte specifiche di volontariato, di gratuità di offerte formative al mondo giovanile e non; bisognerà crederci. Riuscirà il nostro mondo ecclesiale e cogliere l’opportunità che viene presentata? Questo progetto poi, parte da lontano, da quando in occasione del Giubileo del 2000, la Caritas si era formalmente impegnata nei confronti della Diocesi di elaborare progetti a favore dei minori e delle fasce più deboli della nostra popolazione. Con questa prospettiva in questi anni sono sorte alcune esperienze che hanno come caratteristica l’accoglienza dei minori: la Comunità familiare a Chioggia, la Comunità Educativa ad Adria (ora non più gestita dalla “Titoli Minori”), il servizio Diurno SMS a Chioggia ed ora la comunità Riabilitativa ed educativa di prossima apertura. Un lavoro fatto senza grandi pubblicità ma con la convinzione che nella carità del quotidiano si generano le grandi idee.     (m.c.)

 

 

 

da NNUOVA SCINTILLA 20 del 20 maggio 2012