Tema: Genesi 1-11

Genesi, riflessione umana guidata dallo Spirito di Dio

Don Gastone Boscolo, biblista, coinvolto nella creazione del Festival Biblico a Chioggia ci racconta il contenuto del tema scelto come filo conduttore per il 2023

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Il libro della Genesi nelle scritture ebraiche porta il titolo di Bereshit (= in principio); nella Bibbia greca (la LXX) e nella Volgata viene invece chiamato Genesis (= generazione). In italiano si usa indifferentemente «il» Genesi o «la» Genesi: nel primo caso si fa riferimento al «libro», nel secondo all’«azione» in esso descritta. Il libro è frutto della progressiva fusione di tradizioni diverse, la sua composizione inizia nel IX sec. e finisce nel V sec. a.C. Il libro si divide in due grandi parti: 1. Il racconto delle origini o preistoria biblica (cc. 1-11); 2. La storia patriarcale (cc. 12-50).

I primi capitoli della Genesi parlano della creazione dell’universo e dell’uomo, dell’origine del peccato e delle sue conseguenze, della malvagità crescente fino al disastro cosmico rappresentato dal diluvio, che però non segna la fine dell’umanità, ma un nuovo inizio. A partire da Noè la terra viene di nuovo popolata, ma l’attenzione si restringe sempre più, concentrandosi su un solo uomo, Abramo, padre del popolo di Israele e benedizione per tutta l’umanità. 

Queste pagine vengono spesso designate con il titolo di preistoria biblica. Non è una denominazione felice, perché non si preoccupano di tramandare documenti o informazioni, non sono un resoconto storico di quanto è avvenuto all’alba dell’umanità, ma affermazioni di fede sull’origine del mondo e dell’umanità. L’espressione preistoria biblica induce invece facilmente lo studioso a cercarvi notizie sulle origini del mondo e sui primordi della storia dell’umanità. Una grossa delusione attende chiunque voglia trovare nella Bibbia nozioni di fisica, chimica e biologia; la Bibbia non è un manuale di scienze naturali.

Questi racconti sono una preparazione alla storia dei Patriarchi. Era necessario spiegare il motivo per cui a un certo punto della storia Dio chiamò ed elesse Abramo, bisognava motivare l’origine dell’attuale situazione di decadenza e peccato con una rapida scorsa retrospettiva.

In origine è stata tramandata solo la storia di una famiglia e di una stirpe, che ha inizio con il c. 12. Il Dio della creazione, a cui i patriarchi credevano (sia pure in maniera inconsapevole), non costituiva ancora parte del credo. La riflessione sul tema della creazione ha avuto origine più tardi e precisamente in relazione: a) Alla chiamata di Abramo e all’elezione del popolo di Israele; 2) Alla polemica contro le divinità e le cosmogonie extra-bibliche (egizie e assiro-babilonesi).

Gli studiosi si sono chiesti se questi capitoli si basino su una tradizione orale, tramandata da Adamo, attraverso le generazioni successive, fino ad Abramo e al popolo di Israele. Tra Adamo e Abramo ci sono quasi 500.000 anni, quindi l’ipotesi di una tradizione orale che da Adamo giunga fino ad Abramo è completamente inverosimile. I dati che troviamo in questi primi capitoli della Genesi sono il prodotto di una rivelazione di Dio, non nel senso che questi capitoli sono caduti belli e pronti dal cielo, ma nel senso che sono il prodotto della riflessione umana guidata dallo Spirito di Dio, una riflessione avvenuta in parte in epoca monarchica (X-IX sec. a.C.) e in parte durante l’esilio (VI sec. a.C.). 

La riflessione su ciò che avvenne in principio abbraccia i seguenti temi: 1) La creazione dell’uomo e del mondo; 2) La creazione di Adamo e di Eva, la loro felicità e il loro peccato nel paradiso; 3) La storia dell’umanità fino al diluvio: a) il fratricidio di Caino; b) la discendenza di Caino; c) la discendenza di Set; d) Noè e il diluvio; e) la tavola delle nazioni; f) la torre di Babele.

Gastone Boscolo