Unità pastorale Isola di Ca' Venier

La Cresima e la prima Comunione nell’ Unità pastorale Isola di Ca’Venier.

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Otto ragazzi e il Vescovo Adriano sono riusciti a riempire la grande chiesa arcipretale S.Nicolò di Ca’ Venier in occasione del completamento del cammino di iniziazione cristiana dei ragazzi dell’Unità pastorale dell’Isola di Ca’ Venier guidata da don Stefano Doria. Dicevamo dei tanti fedeli accorsi per l’occasione che da tempo non si vedono più nelle nostre chiese; comunque una gradita sorpresa che lo stesso vescovo Adriano e il parroco hanno sottolineato nei loro interventi. Solo otto ragazzi poi danno l’idea di come il problema delle poche nascite non sia un fatto episodico, ma sarà uno dei tanti punti di ragionamento nel nostro Paese. Porto Tolle poi, lo diceva pure il sindaco durante un evento, ha un futuro molto “anziano” che dovrà avere comunque la sua parte nel tessuto socio-economico del Paese. Fatte queste semplici considerazioni veniamo alla cronaca della giornata vissuta in chiesa a Ca’ Venier.

Sull’altare con il Vescovo, il parroco don Stefano e padre Giancarlo in una messa concelebrata, con il coro che ha seguito in ogni momento la celebrazione. Don Stefano, nel saluto al Vescovo e ai ragazzi, ha sottolineato che i sacramenti dell’iniziazione sono un evento della comunità dell’Isola come pure lo è per i familiari e i tanti amici dei cresimandi. E la catechista signora Simona che ha seguito ogni passo nella preparazione dei ragazzi ha ricordato così il momento: “Carissimo Vescovo Adriano, con gioia e riconoscenza al Signore le presento, a nome del nostro parroco e di tutte le nostre comunità parrocchiali, i ragazzi che oggi ricevono i sacramenti dell’iniziazione cristiana: la Cresima e la Santa Comunione. Cristian, Giulia, Marta e Sofia di Pila; Gabriele di Boccasette; Evelin, Matteo e Thomas di S.Giorgio di Ca’ Venier, hanno camminato insieme fino a questo giorno quando il Vescovo imporrà le sue mani su di loro. Davanti all’altare abbiamo posto alcuni segni: una lampada accesa per un impegno a mantenere viva la fiamma della fede; i doni della comunità perché questi nostri otto figli si ricordino di questo giorno; le offerte come segno di riconoscenza e di affetto nei confronti dei nostri pastori, per le necessità della chiesa diocesana e delle nostre comunità parrocchiali”.

Questa l’esortazione centrale del vescovo: “Riuniti nel nome del Signore siamo qui per nutrirci della sua Parola condividendo questo dono di grazia agli otto ragazzi in serenità e fratellanza come ha fatto il mendicante cieco che chiamò Gesù al suo passare per essere guarito. Cari ragazzi, i segni il Signore li accompagna con la sua presenza durante questo cammino con lui, per conoscerlo meglio attraverso lo Spirito Santo che è l’amore di Dio: non sarete più soli e vi auguro di conoscere sempre di più il Signore continuando a cercarlo, non fermandovi qui”.

Al termine della messa non è mancata la classica foto di gruppo dei ragazzi con il Vescovo, i parroci, la catechista e il chierichetto.

L.Zanetti