Festa patronale di San Giacomo - Chioggia

Fu il primo a “bere il calice”

Le iniziative di preparazione e la messa col vicario generale per il primo apostolo martire

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Come un po’ tutte le feste patronali del territorio, in tono minore quest’anno anche la festa di San Giacomo nell’omonima parrocchia dell’Unità pastorale Chioggia Nord. Rinunciato alla tradizionale e apprezzatissima “sagra” con cibi prelibati in Centro parrocchiale come pure alla consueta “gita in battello in laguna” con le mete sempre gradite di anno in anno, è rimasto il nocciolo più importante della festa con al cuore la celebrazione liturgica di sabato 25 luglio, ricorrenza liturgica dell’apostolo patrono, preparato da due momenti significativi nelle serate precedenti: la “visita” alla basilica il giovedì e il concerto venerdì. A illustrare la storia e le opere d’arte custodite nella basilica minore pontificia, che custodisce i “cimeli” dell’apparizione della Madonna sul lido di Chioggia nel 1508 (l’icona del 1509 e il ciocco o “zocco”), si sono alternati i volontari del circolo culturale “La Bricola”, Carla Sfriso e Ennio Ferrarese, che hanno fatto gustare ai presenti, seduti a distanza regolamentare, i notevoli tesori d’arte sacra – affreschi, tele, statue, altari, tolèle – di cui è fornita la chiesa collocata al centro della città. Venerdì il concerto eseguito per organo e voce, rispettivamente dai giovani Nicola Gandolfo e Andrea Gavagnin (su cui riferiamo a parte). Sabato, infine, la messa solenne presieduta dal vicario generale mons. Francesco Zenna e concelebrata dal parroco mons. Vincenzo Tosello e dai monsignori Zennaro, Marangon e Pavan, animata egregiamente dal Coro S. Filippo Neri, diretto da Carla Boscolo e accompagnato all’organo da Ismaele Salvagno, ben partecipata dai numerosi fedeli che hanno voluto onorare e invocare il patrono a nome di tutta la comunità. Mons. Zenna all’omelia ha evidenziato le tre fasi del cammino dell’apostolo Giacomo al seguito di Gesù: quella iniziale dell’entusiasmo per aver incontrato il Messia, quella della perplessità nel cogliere un messaggio inatteso e sconvolgente rispetto alle proprie attese di trionfo e di gloria, quella dell’adesione totale fino all’offerta della propria vita con il martirio, primo tra gli apostoli. Anche il cristiano può attraversare fasi diverse nel proprio cammino di fede, ma il punto di arrivo dev’essere la piena condivisione del messaggio di Gesù e la totale adesione a lui per trovare il verso senso della vita. Mons. Zenna ha portato alla comunità chioggiotta anche il saluto del vescovo Adriano, che contemporaneamente celebrava per la medesima festa patronale nella parrocchia di Boccasette di Porto Tolle.

(Vito)