Ca’ Tiepolo - Boccasette

Ultimo saluto a Mara

Chiesa del S. Cuore affollata per il rito presieduto dal vescovo

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Una folla di parenti e amici ha dato l’ultimo saluto, martedì mattina, nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù a Ca’ Tiepolo di Porto Tolle, alla giovane Mara Zanetti, di 46 anni, deceduta dopo soli 75 giorni di ricovero ospedaliero (70 giorni all’ospedale civile di Rovigo e 5 giorni alla casa di cura di Porto Viro). La chiesa era gremita fin dalle 9,30 quando è iniziata la recita del Santo Rosario. Verso le 10, quando è giunto il feretro accompagnato dalla mamma Raffaela, dal papà Luigino (collaboratore di “Nuova Scintilla”), dal fratello Massimo con la moglie Silvia e i figli Sara, Giorgia e Riccardo ed altri stretti familiari, proveniente dall’Obitorio della Casa di Cura “Madonna della salute” di Porto Viro, accolta sulla porta centrale della chiesa dal giovane sacerdote don Yacopo Tugnolo, altrettanta gente non ha trovato spazio ed ha ugualmente partecipato al funerale all’esterno, sostando per oltre un’ora sulla prospicente piazza Milite Ignoto nonostante il vento gelido che ha messo a dura prova chi ha voluto a tutti i costi essere presente per salutare Mara.

La Santa Messa, animata dal coro parrocchiale, è stata presieduta dal vescovo diocesano, monsignor Adriano Tessarollo, concelebrata dal vicario foraneo di Ca’ Venier don Michele Mariotto e dal parroco don Yacopo dell’Unità pastorale di Ca’ Tiepolo, Donzella, Santa Giulia, Gorino Sullam, Oca e Pisana e i sacerdoti don Nicola Nalin, don Alfonso Boscolo, don Corrado Cester, don Stefano Doria, padre Giancarlo Piovanello della Comunità Missionaria di Villaregia collaboratore nella vicaria e don Vincenzo Tosello parroco nell’Unità pastorale di Sant’Andrea, San Giacomo, San Domenico e Filippini e direttore del settimanale diocesano “Nuova Scintilla”.

Sono state presenti pure diverse autorità civili, tra i quali, il sindaco di Porto Tolle, Roberto Pizzoli e la vice sindaco Silvana Mantovani e diversi consiglieri comunali, gli ex sindaci Paola Broggio, Silvano Finotti e Claudio Bellan, il vice sindaco di Porto Viro, Claudio Mancin, l’ex assessore regionale Giulio Veronese, l’ex consigliere regionale e presidente del Consorzio di Sviluppo Angelo Zanellato, l’ex-presidente provinciale Tiizana Virgili, personalità politiche e diversi rappresentanti del mondo della pesca ed agricolo, in particolar modo della Coldiretti Polesana.

Presente pure la squadra di calcio degli amatori di Porto Tolle nella quale Massimiliano gioca ancora. L’introduzione alla Santa Messa è stata effettuata da don Yacopo il quale ha ricordato le date in cui Mara, nella stessa chiesa di Ca’ Tiepolo ha ricevuto i sacramenti del battesimo, dell’Eucaristia e della Cresima, ha ringraziato il vescovo Adriano e i sacerdoti per la loro presenza, così come il sindaco Pizzoli e la vice sindaco Mantovani e tutta la comunità. “Oggi, qui in questa chiesa – ha detto il vescovo Adriano all’omelia – deve prevalere la manifestazione della fede, affidando la cara Mara al Signore affinché l’accolga nella Sua casa. Noi qui oggi siamo attorno a Mara ed ai suoi familiari per dire addio da questa terra, ma c’è una comunità celeste che l’accoglie.

La celebrazione eucaristica vissuta con fede è invocazione e preghiera per Mara. Se in questi giorni Mara ha condiviso la passione e la morte di Gesù, Egli intercede per lei perchè possa essere accolta dal Padre”. Il nostro cuore è angosciato – ha concluso il vescovo Adriano -, guida Signore la nostra sofferenza: <Chi spera in Te non resterà deluso>. Ed ora diamo spazio alla nostra speranza”.

Dopo la conclusione della Santa Messa, l’aspersione con l’acqua benedetta e l’incensazione della salma di Mara, le nipoti Giorgia e Sara con a fianco il fratello Massimo, hanno letto una toccante testimonianza con tanti ricordi, gioie e dolori, suggerita dal loro cuore affranto dal dolore per il distacco. Don Yacopo, prima di uscire dalla chiesa ha nuovamente ringraziato a nome della famiglia che ha voluto partecipare alla funzione religiosa per dire addio a Mara ed ha così concluso: “Ogni tanto è importante guardare la vita da in fondo perché molte cose si dimenticano ma in questi momenti si ricordano.

Che Mara ci aiuti a guardare al presente, ringraziamola per le cose belle che ci ha lasciato”. Appena fuori dalla chiesa il feretro ha sostato per circa un quarto d’ora, con tutta la gente assiepata sulla piazza perché alcune giovani con la nipote Giorgia alla chitarra hanno voluto salutare Mara cantando le canzoni che a lei piacevano molto. Il feretro è stato portato poi al camposanto di Boccasette per la sepoltura.

Giannino Dian