Ministri straordinari della comunione

Avere compassione del prossimo

Una testimonianza sul bell’incontro formativo diocesano svolto domenica a Rosolina

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Domenica 27 ottobre un bel gruppo di ministri straordinari della Comunione ha accolto l’invito di don Massimo Ballarin a trascorrere qualche ora insieme per partecipare al primo incontro di formazione spirituale. Ci siamo ritrovati a Rosolina per meditare sul tema “Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”.

La prima parte dell’incontro è stata dedicata alla “lectio divina” durante la quale abbiamo meditato il brano di Giovanni, cap. 6, 41-59. La riflessione di don Massimo ci ha guidato a comprendere il grande messaggio che sta dietro il “mangiare la sua carne e bere il suo sangue” e cioè, mangiare il Figlio dell’uomo significa assimilare il Figlio di Dio, sino a vivere di Lui.  Il Figlio di Dio ci ha amati fino ad essere divorato dal suo amore per noi e diventare Figlio dell’uomo innalzato: noi amando e mangiando Lui diventiamo figli di Dio.

Nella seconda parte dell’incontro don Massimo ci ha dato una chiave di lettura molto bella del brano del Buon Samaritano facendoci osservare come anche noi, nella veste di ministri della Comunione, dobbiamo farci “samaritani buoni” verso i malati e gli anziani che incontriamo durante le nostre visite. Quel Samaritano non passò oltre, ma ebbe compassione dell’uomo ferito e se ne prese cura. Anche noi siamo chiamati ad avere “compassione” ma nel significato etimologico della parola, cioè non solo fare qualcosa per chi è nel bisogno o è “ferito”, ma partecipare al suo vissuto, amarlo, prendersi cura di lui, facendosi carico della sua situazione e ponendosi al suo servizio, anche pagando di persona.

È stato un pomeriggio di condivisione e di preghiera che ci ha ricaricato aiutandoci a vivere ancora meglio questo nostro servizio.

Stefania Daniele