PERCORSO “SHEMA’” PER I GIOVANI dai 17 ai 28 anni

Chiamati a godersi la vita

Al Monastero delle Clarisse adoratrici di Porto Viro, ogni secondo venerdì del mese

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ShemàIn questi ultimi l’anni la Chiesa universale si è messa in ascolto dei giovani d’oggi in tante maniere culminando nel grande Sinodo ordinario celebrato circa un anno fa e concluso con l’Esortazione apostolica di papa Francesco “Cristus vivit”, nella quale lo stesso pontefice traccia due linee fondamentali per la pastorale giovanile. Afferma il Santo Padre: “Vorrei solo sottolineare brevemente che la pastorale giovanile comporta due grandi linee d’azione. Una è la ricerca, l’invito, la chiamata che attiri nuovi giovani verso l’esperienza del Signore. L’altra è la crescita, lo sviluppo di un percorso di maturazione di chi ha già vissuto quell’esperienza.”

La nostra Diocesi si è messa in ascolto di questa parola, e già da qualche tempo pastorale giovanile e pastorale vocazionale si sono messe a lavorare insieme per annunciare la bella notizia del vangelo ai giovani di oggi, quella notizia che nessuno può trattenere per sé, e che va condivisa il più possibile. Di fronte a questa notizia ancora oggi tanti giovani desiderano mettersi al servizio e donare tutta la propria vita alla sequela del Maestro. Da quest’anno inizia un nuovo cammino rivolto ai giovani dai 17/18 anni (V superiore) ai 28, un arco di tempo in cui si è chiamati a fare scelte importanti a partire dall’esperienza degli esami di maturità, la scelta dell’università o del mondo del lavoro, la maturazione su come donare il proprio amore. Così abbiamo ritenuto opportuno metterci in ascolto del Signore, ed è proprio l’ascolto che dà il nome alla nostra esperienza. “Shemà”. “Ascolta, Israele” è il primo comandamento del pio ebreo.  L’atteggiamento fondamentale per accogliere il Vangelo è mettersi in ascolto. Per questo abbiamo scelto una location particolare, un luogo di ascolto e contemplazione il Monastero “Cuore immacolato di Maria” delle Clarisse Adoratrici di Porto Viro. Una volta al mese, il secondo venerdì, dalle 21 alle 22.30 ci metteremo in ascolto della Parola, verremo interpellati dalla testimonianza di sacerdoti, di suore, di persone che a partire da un brano biblico racconteranno la loro storia, una storia personale, ma una storia condivisa. Ci sarà il tempo per meditare di fronte all’Eucaristia, e iniziare un dialogo profondo con Gesù, come Lui faceva col Padre suo nelle lunghe notti di preghiera. Ma non solo, ci saranno a disposizione guide spirituali per la confessione, per un dialogo, per essere ascoltati, per condividere con altri coetanei le gioie della chiamata cristiana. Un percorso che durerà fino a maggio, per crescere e ricercare il volto del Signore, la paternità di Dio e la fratellanza con Gesù nei fratelli. Come sottotitolo abbiamo proposto: chiamati a godersi la vita. È questo il nostro obbiettivo, riconoscerci figli di uno stesso Padre, e, nella libertà che lui ci dona, rispondere a quell’amore che lui riversa continuamente in noi attraverso l’amore sponsale, di consacrazione nella vita missionaria, religiosa, nel ministero ordinato, cogliendo appunto la bellezza della vita.

Giovedì 11 ottobre, memoria dell’Inizio del Concilio ecumenico Vaticano II che ha dato un nuovo volto alla Chiesa, ci sarà il primo incontro, il calcio d’inizio di questa nuova esperienza. Ore 21.00 monastero delle Clarisse, Via Marconi 32 Porto Viro (vicino alla gelateria Tropical). Per informazioni: don Giovanni 349.2914796 e don Yacopo 340.5000247.

L’equipe di “Shemà”