Martedì 11 giugno. Pontificale della sera dopo la processione

Il Signore misericordioso libera e salva

Letture: Sir 2,7-13. Salmo strofe 1.2.3.  -Rom 5,1-5.  -Mt 16,24-27

messa-canonici-11-6-19
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La festa dei Santi Patroni Felice e Fortunato è sempre un momento particolarmente intenso di fede e di festa per la diocesi e particolarmente per la città di Chioggia.

Nell’affidarci al Signore sentiamo di avere dei ‘patroni in Cielo’ che intercedono con noi e per noi. E sono Patroni che hanno ‘buona voce ‘ davanti a Dio perché hanno imitato l’obbedienza e la testimonianza coraggiosa del suo Figlio Gesù quando, richiesti di rinnegare la propria fede e il proprio amore adorante a Gesù, lo hanno invece invocato ancor più intensamente, invocazione cui fu posto termine solo con la decapitazione. Sono arrivati a tale eroismo sostenuti dalla certezza di salvare così la propria vita, perdendola per ‘causa sua’ (Vangelo) cioè per riconoscerlo davanti agli uomini salvatore morto per noi di fronte a chi  negava il suo atto di amore sulla croce, proclamandolo risorto e vivente di fronte a chi lo considerava un illuso profeta morto per sempre, confessandolo Figlio di Dio di fronte a chi lo riteneva un povero uomo finito male. L’averlo incontrato accogliendo l’annuncio del vangelo degli apostoli  e l’averlo seguito come discepoli nella testimonianza di vita cristiana, li aveva portati a sperimentare l’amore di Dio effuso nel loro cuore col dono dello Spirito Santo (lettera ai Romani) e alimentato alla sorgente dei Sacramenti che alimentano la speranza, anche in mezzo alle tribolazioni. Proprio questa solida speranza fondata sul dono dello Spirito trasforma la vita presente in attesa della sua misericordia, dei suoi benefici, della felicità eterna, perché certi che il Signore è clemente e misericordioso, rimette i peccati, salva nel momento della tribolazione e protegge quanti lo cercano con sincerità (lettura dal Siracide).  Santi Felice e Fortunato, per voi questa fiducia e speranza ora è realtà. Sostenete tutta la nostra Chiesa di Chioggia a voi affidata perché fiducia e speranza non vengano mai meno anche nel nostro cammino terreno.

  1. Quest’anno nella festa dei ss. Patroni ringraziamo il Signore per la Visita Pastorale da poco conclusa. E’ stata esperienza di fede e di comunione vissuta tra vescovo, presbiteri, religiosi e religiose e fedeli laici. E’ stata condivisione di  preghiera, di ascolto della parola di Dio, di ricerca insieme nell’individuare le vie attraverso le quali il Signore vuole condurre oggi la nostra Chiesa, è stata pure condivisione della nostra povertà e delle nostre preoccupazioni per il domani delle nostre famiglie, dei nostri giovani, della nostra Chiesa. Mi sento di dire che lo Spirito, rendendoci memori degli insegnamenti ed esempi di Gesù, ha suscitato nella nostra Chiesa il desiderio di percorrere le vie dell’amore, della giustizia, del dono di noi stessi  e del nostro tempo al vangelo e ad ogni nostro fratello e sorella che vivono la povertà, la malattia, la solitudine e l’attesa dell’incontro col Signore. Non è mancata, e mi auguro non manchi mai, la preghiera e l’offerta della sofferenza di ciascuno al Signore della messe, perché mandi operai alla sua messe, in questa nostra Chiesa di Chioggia. Operai come e quanti Lui vorrà, dei quali la gran parte dei fedeli desidera la presenza per la liturgia ma anche nelle loro case, specie quando visitate dal dolore, dalla solitudine e dalla povertà. Rinnovo l’invocazione che il Signore porti a compimento l’opera che tra noi hai cominciato.
  2. Da ultimo ringrazio io questa Chiesa che si è data pensiero di fare memoria anche dei 10 anni della mia presenza di pastore e vescovo. Naturalmente il primo grazie va al Signore, ma potevo farlo anche privatamente. Dovendo farlo pubblicamente, devo aggiungere anche il “Confiteor Deo Omnipotenti… et  vobis, fratres” chiedendo a Lui di usarmi misericordia e voi pazienza e benevolenza, non solo per il decennio concluso, ma ancora per il tempo in cui ‘canonicamente’ è prevista la mia presenza di vescovo in mezzo a voi. La Vergine Maria ‘Madre di misericordia e di speranza’, insieme con i nostri ss. protettori Felice e Fortunato, ci custodiscano nella fedeltà a Dio, Padre Figlio e Spirito, nella comunione tra di noi nelle nostre comunità e nell’intera diocesi e nella pace con tutti. Amen.

+ Adriano Tessarollo

(foto di Riccardo Ciriello)