TAGLIO DI PO

La processione, per le vie della città

Molto sentita dalla gente la celebrazione della Madonna del Vaiolo

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La storia continua, scrivendo pagine meravigliose sull’amore e la fede dei tagliolesi per la loro miracolosa Madonna del Vaiolo. Anche alla 132ª festa della Madonna del Vaiolo, di domenica 27 gennaio, sono state oltre tremila le persone che hanno partecipato, nella fredda giornata invernale, soprattutto alla solenne e imponente Processione, presieduta dal vicario generale della diocesi di Chioggia, mons. Francesco Zenna, con a fianco il parroco frate Maurizio Vanti.

La vecchia statua della Madonna, poggiata su un vecchio carro agricolo trainato e spinto dagli uomini, è stata condotta per le vie principali del paese passando dalla sommità arginale destra del Po di Venezia.

Hanno partecipato a questo grande evento religioso il sindaco Francesco Siviero con la Giunta al completo ed altri consiglieri comunali con il gonfalone del Comune, ma anche i comandanti della Polizia locale e dei Carabinieri, il coordinatore della Protezione civile, rappresentanti di associazioni religiose e di volontariato con i loro labari, gli Scout-Agesci, i volontari del Masci, un bel gruppo di paggetti, ma anche diversi sacerdoti e tra questi alcuni parroci come don Alfonso Boscolo di Contarina, don Lino Mazzocco di Rosolina, il collaboratore pastorale di Donada don Fabrizio Fornaro, l’ex parroco di Taglio di Po frate Adriano Contran, padre Giancarlo Piovanello della comunità missionaria di Villaregia con i diaconi Giuseppe Di Trapani e Tomas Pregnolato; presente pure lo storico chioggiotto Giorgio Aldrighetti.

L’ordine pubblico è stato garantito dagli agenti della Polizia locale e dai volontari della Protezione civile. Moltissime le case con fiori e teli di vario colore sui davanzali.

Dopo la recita del Santo Rosario nella chiesa parrocchiale, la solenne Processione è iniziata alle 15 con la presenza della Banda musicale “G. Verdi” diretta dal maestro Mario Marafante che ha accompagnato con canti mariani e francescani. Passando per via Romea, mons. Zenna, il parroco Vanti, il sindaco Siviero ed altre autorità sono entrati nella Casa di Riposo “Madonna del Vaiolo” per un breve saluto, parole di incoraggiamento e la benedizione a tutti gli ospiti ed al personale che vi lavora.

Dopo aver camminato, pregato e cantato per oltre un’ora, la Processione si è conclusa davanti alla Chiesa con il discorso di mons. Zenna, il quale ha tra l’altro detto: “Partecipando per il secondo anno consecutivo a questa grande Processione, ho visto cosa c’è nel cuore di ognuno di voi: una storia di fede al cui centro giganteggia la figura materna di Maria ed un forte senso di appartenenza. In un mondo globalizzato, caratterizzato da una grande mobilità (tanti di voi sono stati tra i primi a doversi trasferire in altri contesti umani e sociali, trovando lavoro e nuovi equilibri), in un mondo che sembra bruciare la memoria nell’arco di una sola generazione, essere qui oggi costituisce in qualche modo un ritorno alle proprie radici. Sono fondamentali le radici. Ci aiutano a vincere la paura del nuovo, dell’imponderabile, del diverso.

Non avremo paura della diversità nella misura in cui sapremo dare ragioni credibili della nostra identità. Essa non si difende combattendo il diverso ma testimoniando i valori di cui è depositaria”. “Per cui torniamo a casa – ha concluso mons. Zenna – facendoci delle domande. Siamo convinti che la nostra fede costituisce il fondamento di una società più giusta, più aperta, più solidale, oppure sganciamo l’impegno sociale e politico della visione cristiana della vita?”.

Dopo la benedizione della folla e il canto alla Madonna del Vaiolo accompagnato dalla Banda musicale, è seguita la Santa Messa, nella chiesa parrocchiale gremita, presieduta da mons. Zenna, con l’animazione del coro parrocchiale dell’Unità pastorale del centro e di Mazzorno Destro. Ancora, all’Omelia, il celebrante ha insistito sul valore e l’importanza della parola, che dice la nostra identità “per mettere in comunione noi con Dio” e l’impegno nella carità e nella solidarietà “non a parole ma con il cuore”.

La conclusione è stata del parroco frate Maurizio il quale, dopo aver portato il saluto degli ex parroci frate Damiano Baschirotto, frate Luigi Bettin e frate Matteo Salvadori, ha ringraziato le autorità, quanti si sono adoperarti per la buona riuscita della festa e della Processione, le tantissime persone che si sono strette attorno alla loro Madonna del Vaiolo e mons. Zenna per la sua vicinanza alla parrocchia ed ai tagliolesi. Mons. Zenna, dopo aver portato il saluto del vescovo, mons. Adriano Tessarollo, ha manifestato tutta la sua gratitudine per essere stato invitato a presenziare ad una così bella manifestazione di fede e di amore alla Madonna.

 Giannino Dian