I GIORNI

La freccia del desiderio

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Lo aspettavamo. Aspettavamo l’Avvento, con il richiamo all’attesa, la festa della Madonna Immacolata pura e santa, e Giovanni Battista aspro e deciso. Abbiamo bisogno dell’Avvento. Di giorno in giorno, di domenica in domenica, l’Avvento aggiusta l’obiettivo del nostro desiderio. Desideriamo sempre, tutto e di tutto. A colmare il bisogno non basta lo sfolgorio degli sconti in negozi e supermercati, proposti in giorni imprevisti con inventiva americana. Occorre avere davanti agli occhi il punto a cui guardare, l’obiettivo verso il quale drizzare la freccia del desiderio, ogni giorno e ogni istante. Non che si debba buttar via tutto il resto, per cercare solo Gesù; si tratta invece di desiderare e domandare Gesù dentro tutto e attraverso tutto.

Che bello l’esempio della bambina di 5ª elementare di Riviera del Brenta che raccoglie le firme degli amici per ripristinare il nome di Gesù nella canzone di Natale. Che belle le recite con genitori e nonni. Che belle le fragili luminarie che lampeggiano per vie e piazze. E i frammenti di carità e bontà che squarciano la zolla della nostra indifferenza. Ma il desiderio desidera di più e non gli bastano le stelle del cielo e le luci della terra. Lo avvertiamo dal vuoto che prende l’anima, e dall’urgenza del bisogno delle persone che ci circondano o di cui sentiamo notizia: bimbi senza scuola, mamme e papà senza casa, mondo senza pace e politici senza energia; giovani senza lavoro e famiglie senza figli, disastri in discoteca o in mare. Che cosa occorre oltre il dolce affetto dei familiari che si ridesta e riscalda nelle feste e nei lutti, oltre l’amicizia forte e collaborativa che sostiene nei passaggi della vita? Qualcuno ci ha forse promesso qualcosa? Qua e là, nelle chiese e nelle strade, bucano l’aria i canti della Novena e della Chiara Stella. La maestra racconta la storia di Gesù, l’annuncio dell’Angelo a Maria, il viaggio verso la grotta, e i bambini si incantano ad ascoltare con orecchi tesi e occhi spalancati – più delle storie inventate, più delle avventure degli extraterrestri, più delle imprese degli eroi. In una eccezionale serata prenatalizia, le parole dei poeti, le suggestioni delle immagini, le musiche delle canzoni disegnano il percorso di uomini e donne di tutti i continenti e tutti i climi, in cammino sull’onda del desiderio. Quando il desiderio trova la direzione giusta, si impenna e procede. “Cammina l’uomo quando sa bene dove andare’. L’Avvento ci è necessario, Cristo è necessario al nostro desiderio. L’energia del cuore e il vigore della mente tendono alla mèta del Verbo che si fa carne e abita in mezzo a noi. Ed ecco, ‘il suo bisbiglio già viene’.

don Angelo