I GIORNI

La corrispondenza

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Si ricerca sempre quello che ci corrisponde: un compito, un luogo, una persona. Si desidera che accadano fatti in linea con le nostre previsioni e attese. La sorpresa arriva quando devi constatare che quanto hai desiderato e preparato ti delude, mentre viene a corrisponderti una cosa che non avresti mai pensato. Non accade quello che pensavi ti corrispondesse, ma ti corrisponde quel che accade. La lotta affannosa per contrastare la realtà, finalmente può finire. La vita ti supera e sconvolge e sorprende la tua misura. Il cuore si allieta non di quello che hai pianificato, ma per un dono dall’alto. Arrivi a dire: meglio che non si sia realizzato quello che avevo preventivato, e che un’altra cosa abbia interrotto i miei piani.

Una coincidenza risolve in un attimo il problema che ti affannava: incroci fortuitamente la persona di cui avevi bisogno e che non sapevi come raggiungere; persone e tempi si incrociano in modo così opportuno, da rendere ovvi alcuni passaggi complicati.

Hai la percezione che Qualcuno ti stia dietro per raccattare il berretto o l’ombrello che perdi o dimentichi. In realtà berretto e ombrello non li recuperi, ma si ricompongono tante situazioni. Gli innumerevoli scatoloni che servono per il trasloco di libri e masserizie ti vengono consegnati con la tempistica giusta e nella misura proporzionata. È ben vero che non stai con le mani in mano, ma i tasselli sparsi qua e là vengono a ricongiungersi come in un gioco di abilità ben riuscito. Persone arrivano a darti una mano, senza forzature e secondo il bisogno, persino con una sovrabbondanza da regolamentare.

Sgorga la gratitudine. Non solo verso chi ti soccorre, ma soprattutto verso Colui che ti ama e che ti è Padre. Colui che supera la piccola misura del tuo calcolo e ti apre cuore e mente a desiderare il bello e il vero e l’Infinito che gli appartiene. Mentre noi domandiamo con la misura della nostra piccolezza, Lui risponde con la misura dell’infinitamente grande, ci sposta dal nostro seggiolino e ci fa sedere alla sua destra e alla sua sinistra, fino a raggiungerti con la faccia e il saluto di Papa Francesco. Nella povertà di spirito che ti fa tendere la mano, bisognoso e fiducioso, sperimenti la libertà del cuore nella zolla di terra che abiti, nel frammento di Chiesa che vivi, nel granello di fede che ti è stato donato. La realtà non delude: la realtà – dice San Paolo – è Cristo.

 don Angelo