VICARIATO DI CA’ VENIER

Col mondo agricolo

Visita pastorale

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Un girotondo di notizie, di appelli, di proposte nella serata a Polesine Camerini dove il Vescovo ha potuto ascoltare, come una verifica, le tante cose che vanno e non vanno nel settore primario dell’agricoltura. Interessanti sono state anche le notizie provenienti dal territorio ma anche si è volato laddove si decidono, nel bene e nel male, le cose da fare in un settore ancora molto importante per il nostro Paese. Hanno accolto in molti l’invito di don Corrado e di don Michele a partecipare alla riunione in teatro parrocchiale. Chi c’era? Tugnolo, Cassetta, Travaglia, Vidali, Greguoldo per Coldiretti; Bertaggia per la Cia; Lazzarini per la Cosva; Protti per l’Associazione agricoltori; Lorenzo Gibin presidente del Consiglio comunale; tanti “ospiti” che non hanno voluto perdersi l’occasione molto apprezzata nel contesto della visita pastorale: il parroco di Scardovari don Nicola, di Ca’ Tiepolo don Yacopo e padre Giancarlo della Comunità missionaria di Villaregia.

Tugnolo: per dire dell’importanza dell’agricoltura sul territorio proprio in questi giorni è stata sul territorio la commissione agricoltura del Senato che si è resa conto delle eccellenze del settore con il grano, il mais, il riso, la bietola, il melone, il pomodoro. Si sono resi anche conto del fenomeno del bradisismo, a causa del quale il territorio si trova a ben 3 metri sotto il livello del mare, il che rende molto importante il ruolo della bonifica. Ciò che preoccupa rimane ancora la burocrazia nella gestione del settore e il grande mercato mondiale dei prodotti agricoli che con la globalizzazione sta mettendo in grande difficoltà l’economia agricola. Ecco il ruolo dell’Europa, che dovrebbe essere più attenta al made in Italy e soprattutto l’impegno a non fare tagli sulla spesa agricola.

Protti: le grandi aziende sono impegnate sul territorio e si auspica vi sia un’unica organizzazione professionale a salvaguardia del settore e dei suoi problemi.

Bertaggia: vi sono ancora difficoltà di inserimento in agricoltura dei giovani, ancora attratti da altri settori e soprattutto dalla pesca. Inoltre le piccole realtà poderali fanno fatica a dare sicurezza all’economia agricola. Parlare ancora di Riforma agraria diventa non più praticabile sul nostro territorio, soprattutto perché i giovani non sono affatto attratti dal settore e allora le piccole aziende o vengono affittate o si vendono.

Gibin: il grande ruolo della cooperazione va perseguito, come è “salutare” la denuncia che il settore rivolge all’Unione Europea per le continue proposte di taglio alle spese agricole.

Sia don Michele che la giovane coldiretta Vidali si sono trovati d’accordo sulle difficoltà che hanno i giovani ad affrontare il lavoro agricolo anche se secondo Federica, che gestisce un’azienda a Scardovari, “la campagna è mia amica”.

“Questa discussione ci porta a dire – chiude il vescovo Adriano – che l’agricoltura è molto sentita. È vero che l’Europa non sempre risponde alle attese ma è pur vero che in sintonia con le Regioni, Bruxelles ha un occhio di riguardo ai mercati e non sempre è facile, con la globalizzazione selvaggia in atto, dare risposte puntuali alle richieste del mondo agricolo”.

Il vescovo si è detto preoccupato per la situazione della Flor System, un’azienda dove lavorano alcune decine di persone e che coltiva fiori in serra, che sta vivendo un momento di difficoltà e spera possa superare questo momento. “Anche l’ambiente va salvaguardato – ha concluso il Vescovo – con scelte ponderate e accolte dalle genti del territorio”. La preghiera della Visita e la benedizione hanno concluso l’incontro.

Zanetti