AZIONE CATTOLICA DIOCESANA

Leggere i segni dei tempi

Tre giorni di formazione per gli adulti sul tema dell’essere cristiani oggi

AC-adulti
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Dal 6 all’8 luglio il settore adulti dell’Azione Cattolica Diocesana ha organizzato nella splendida Folgaria, presso la Casa Alpina S. Omobono, una tre-giorni che aveva come tema “Essere cristiani dentro il nostro tempo: Pensare per scegliere”. A far riflettere i partecipanti sono stati don Simone Zocca, assistente diocesano AC, per la parte biblica, e il prof. Pier Paolo Triani, docente di Didattica Generale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Piacenza, il quale ha approfondito il tema: “Vivere la vita da discepoli missionari. Il discernimento evangelico come stile del cristiano”.

Introducendo il tema della tre-giorni, il prof. Carmelo Genovese, vicepresidente del settore adulti Ac, ha sottolineato il filo conduttore che unisce il percorso formativo dell’anno associativo 2017/18 con la tematica proposta. Infatti gli adulti hanno camminato con Gesù nel tempio, nella casa, nella città, nella strada, fino ad arrivare alla tomba. Se vogliamo, è il cammino che ognuno di noi compie nella vita dietro di Lui con lo stile del discepolo.

Ecco quindi la scelta del settore di approfondire l’argomento del discernimento che permette ad ogni cristiano di leggere i segni dei tempi, di interpretarli alla luce del Vangelo, approfondendo la fede e rendendo più dinamici e aperti il nostro stile di vita e la nostra cultura. Nella riflessione biblica don Simone ha preso in esame il n. 51 dell’Evangelii Gaudium in cui papa Francesco esorta “tutte le comunità ad avere una… vigile capacità di studiare i segni dei tempi chiarendo ciò che può essere un frutto del regno da ciò che nuoce al progetto di Dio”.

Ciascuno di noi deve riconoscere, interpretare ed infine scegliere.

Si è soffermato sulla parabola del buon grano e della zizzania (Mt 13,24-30) attraverso la quale Gesù ci fa capire che nel mondo coesistono il bene e il male; il cristiano deve aspettare con pazienza, riconoscere, interpretare e scegliere ricordandosi che in mezzo al male germogliano e maturano i germi del bene. Ha analizzato la condizione del credente partendo dalla Seconda lettera di San Paolo ai Corinzi (2 Cor 4, 3-18) e per sostenere le motivazioni e la necessità del discernimento ha preso in esame l’esortazione apostolica Gaudete et Exultate nn. 27 e 28 in cui il Santo Padre invita ciascuno di noi a riprendere la nostra vita di cristiani perché la vita è missione e fare in modo tale che i nostri sforzi si identifichino sempre di più con Cristo. Infine don Simone si è soffermato su alcune figure bibliche quali Samuele, Salomone ed Elia per cogliere il discernimento non come un semplice esercizio, ma atteggiamento del cuore e dell’intelletto che diventa metodo di vita mettendo in campo vari elementi per pensare e scegliere. Nella seconda relazione, sul titolo citato, il prof. Pierpaolo Triani ha ricordato la definizione di laico riportata nella Lumen Gentium, n. 31. Ha analizzato il contesto in cui il cristiano opera prendendo in esame il n. 50 di Evangelii Gaudium e nell’ambito dell’esercizio del discernimento ha tenuto presente il “Sinodo dei Vescovi. XV Assemblea generale ordinaria. I giovani, la fede e il discernimento vocazionale. Documento preparatorio 2017”. Il relatore ha messo in rilievo quattro momenti con relative categorie chiave:

1) Abitare il nostro tempo e coglierne le sfide educative: la rilevanza del discernimento: soggettività, pluralismo, connettività, immagine e materialismo.

2) Né semplice deduzione, né soggettivismo. I presupposti del discernimento: sequela, ricerca del “bene”, coscienza “vigile”.

3) Le “operazioni” del discernimento: riconoscere, interpretare, scegliere.

4) Un discernimento personale, ma non solitario: l’importanza delle relazioni di riferimento e dell’accompagnamento.

Alla fine, dopo un ampio dibattito, si sono svolti i laboratori dove sono state approfondite alcune tematiche emerse durante l’esposizione del relatore e la relativa discussione.

Durante questi tre giorni non sono mancati i momenti di convivialità e di conoscenza del territorio della “magnifica” Folgaria con la visita del centro cittadino e, per un ardito gruppo di 12 persone, al Castello di Beseno.

In conclusione una tre-giorni fantastica che ci ha veramente arricchito sia dal lato spirituale che da quello culturale

C. G.

 

Nuova Scintilla n.29 – 22 luglio 2018