“Chiamati alla vita”

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In memoria dei missionari martiri

XXVI Giornata di preghiera e digiuno. Veglia diocesana nella chiesa della Navicella

“Chiamati alla vita”

Il 24 marzo 1980, mentre celebrava l’Eucaristia, venne ucciso Monsignor Oscar A. Romero Vescovo di San Salvador nel piccolo Stato centroamericano di El Salvador. La celebrazione annuale di una Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri prende ispirazione da quell’evento sia per fare memoria di quanti lungo i secoli hanno immolato la propria vita proclamando il primato di Cristo e annunciando il Vangelo fino alle estreme conseguenze, sia per ricordare il valore supremo della vita che è dono per tutti. Monsignor Romero è sicuramente uno dei testimoni che ha segnato la storia della Chiesa dal Vaticano II in poi.

Non a caso da ventisei anni il 24 marzo, giorno del suo martirio, è diventato il momento in cui si celebrano i martiri di tutta la Chiesa contemporanea e, anche le Nazioni Unite hanno scelto questa data come giorno di memoria della libertà della propria fede, della testimonianza delle proprie convinzioni. Tra l’altro, proprio in questi giorni, il Papa ha dato via libera alla canonizzazione del beato Oscar A. Romero. L’agenzia Fides ha pubblicato i seguenti dati riguardanti i missionari uccisi nel mondo nell’anno 2017: 13 sacerdoti, 1 religioso, 1 religiosa, 8 laici. Secondo la ripartizione continentale, per l’ottavo anno consecutivo, il numero più elevato si registra in America, dove sono stati uccisi 11 operatori pastorali (8 sacerdoti, 1 religioso, 2 laici), cui segue l’Africa, dove sono stati uccisi 10 operatori pastorali (4 sacerdoti, 1 religiosa, 5 laici); in Asia sono stati uccisi 2 operatori pastorali (1 sacerdote, 1 laico). Dal 2000 al 2016, secondo i dati raccolti dall’Agenzia Fides, sono stati uccisi nel mondo 424 operatori pastorali, di cui 5 Vescovi.

Lo slogan scelto per la giornata di quest’anno è “Chiamati alla vita”. Sono chiamati alla vita non solo i martiri che sacrificano sé stessi nella testimonianza di un amore più grande, ma anche tutti e, al tempo stesso, ciascuno di noi, nella nostra quotidianità cercando di essere testimoni di una fede vissuta nella carità e nella solidarietà verso coloro che sono privati di una vita in pienezza. Quest’anno nella nostra diocesi la veglia di digiuno e preghiera sarà preparata dal Centro Missionario Diocesano in collaborazione con la Pastorale giovanile. La veglia si terrà il 24 marzo alle ore 21.00 nella chiesa della Madonna della Navicella. Il ritrovo è per tutti alle 20.45 nel cortile delle suore adiacente alla chiesa.

S. D.

 

Nuova Scintilla n.11 – 18 marzo 2018