Spiritualità dell’incarnazione

Suor-Annaroberta
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VILLAREGIA. Sosta di quaresima

La testimonianza di suor Annaroberta delle Piccole Sorelle di Charles de Foucauld

Spiritualità dell’incarnazione

La sosta di Quaresima, appuntamento ormai tradizionale proposto agli operatori pastorali di vari Uffici Pastorali (Caritas, Missioni, Pastorale Familiare), con l’attiva ospitalità della Comunità Missionaria di Villaregia, è stata tenuta sabato 24 febbraio da suor Annaroberta delle Piccole Sorelle di Charles de Foucauld. In realtà la dimensione riflessiva proposta è stata interamente testimoniale: Suor AnnaRoberta ci ha semplicemente raccontato – meglio sarebbe dire narrato – la sua vicenda umana e cristiana, da quando conobbe le Piccole Sorelle della Famiglia religiosa generata da Charles De Foucauld, in un campo nomadi a Mestre (Sr. Annaroberta è originaria di Noale), fino alle impegnative esperienze in Nicaragua al tempo del regime Sandinista, in Algeria negli anni settanta, per approdare a Milano, dove oggi vive in una comunità all’interno di un popoloso quartiere prevalentemente abitato da immigrati extracomunitari di religione islamica. Emerge una spiritualità dell’incarnazione; la famiglia religiosa che si ispira a Charles de Foucauld, non ha come scopo primario la diretta evangelizzazione, ma la condivisione. Per questo motivo i fratelli e le sorelle lavorano, non accettando però compiti dirigenziali o di insegnamento (solo un Piccolo Fratello belga è docente universitario). Il loro lavoro si qualifica proprio per essere umile, tanto che spesso esercitano il loro compito in incognito. Suor Annaroberta è stata una semplice dipendente di una piccola impresa di pulizie. A questo proposito Sr. Annaroberta ci raccontava come la fondatrice si recasse sei mesi all’anno nei paesi oltrecortina in assoluto anonimato per incontrare comunità di consorelle che nel nascondimento vivevano la vita religiosa; ciò capitava in Cecoslovacchia, in Ungheria, in Russia e in Cina, oltre che in Vietnam e Cambogia. Un piccolo seme – anzi lievito secondo l’immagine evangelica – di poco più di un migliaio di sorelle sparse nelle ‘periferie’ umane ed esistenziali del mondo.

La spiritualità dell’Incarnazione porta molti Piccoli Fratelli e Sorelle nelle regioni o nei luoghi a prevalente se non quasi assoluta presenza mussulmana, che è poi la caratteristica che contraddistingue proprio questo stile di presenza. Stare con Gesù, perché la giornata è legata dall’adorazione eucaristica e vedere Gesù nel fratello come una sorta di altra costante adorazione.

Un secondo aspetto interessante è stato il ripercorrere la vita del fondatore, il Beato Charles de Foucauld – che per altro non aveva ufficialmente dato origine ad una Famiglia Religiosa -; una vita, si direbbe oggi, border line, sempre ai confini geografici, Charles de Foucauld fu militare, geografo e cartografo, per molti aspetti rivoluzionario in un tempo in cui la presenza dei missionari aveva anche una funzione pro colonialista.

Stare dentro la storia e le vicende del mondo, incarnarsi e sposare l’umano, assumendo il linguaggio, lo stile di vita del fratello mussulmano – ma potrebbe essere di qualsiasi altra fede – perché è nel piccolo gesto che si manifesta l’amore di Dio. Stare tra Nazareth e Betlemme negli anni nascosti della vita della Sacra Famiglia, senza intimismi, ma facendo semplicemente la quotidiana vita di tutti. Suor Annaroberta ha condiviso questo tratto della sua vita anche comunicandoci un aspetto di lei, molto personale: attualmente fa la spola tra Noale e Milano perché assieme ai suoi due fratelli sta accudendo gli anziani genitori che abbisognano di continua assistenza. Anche questa è Nazareth.

Mc

Nuova Scintilla n.9 – 4 marzo 2018