Accogliere e saper integrare

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MARCIA DELLA PACE 2018

Manifestazione ben riuscita domenica 21 dalla chiesa della Navicella al Buon Pastore

Accogliere e saper integrare

In occasione del mese dalla Pace, la città di Chioggia/Sottomarina non poteva mancare di ospitare come ogni anno la Marcia della Pace, organizzata dall’ACR diocesana e da molte altre realtà. Il soleggiato primo pomeriggio di domenica 21 gennaio ha accolto i numerosi partecipanti alla marcia, provenienti da tutta la diocesi, in una location nuova e diversa dagli anni precedenti. Infatti, quest’anno l’itinerario della marcia ha avuto inizio presso la chiesa della Madonna della Navicella, per poi concludersi presso la chiesa del Buon Pastore. Tra i partecipanti all’evento troviamo bambini, giovani e adulti, giunti in gruppo o autonomamente, persone di nazionalità diverse, tutti uniti per marciare per un unico scopo: la pace. Quest’anno la marcia ha voluto farci riflettere sul tema molto attuale dei migranti e dei rifugiati con lo scopo di sensibilizzare la comunità e invitare all’apertura con gli altri. Unità e accoglienza sono infatti i valori che la Marcia della Pace 2018 è riuscita a trasmettere e che rispecchiano non solo il tema scelto per l’occasione, ma anche ciò di cui ha bisogno la nostra società appartenente ad un mondo globalizzato come quello odierno.

Protagonisti, oltre ai partecipanti, sono stati anche i numerosi striscioni e cartelloni che hanno sfilato lungo tutto il percorso. Accanto ad essi spiccava una grande bandiera della pace trasportata dai parrocchiani della chiesa della Madonna della Navicella. La marcia della pace è stata caratterizzata da 4 tappe principali, ognuna delle quali rappresentava una delle 4 pietre miliari per l’azione del messaggio di Papa Francesco: accogliere, proteggere, promuovere ed integrare. Dopo un breve momento di accoglienza e di organizzazione, la marcia ha iniziato il suo percorso fino a raggiungere il parcheggio di un supermercato locale come 1ª tappa. Qui alcuni bambini dell’Unità pastorale di Porto Tolle attraverso una scenetta hanno parlato della capacità di sapersi aprire ad ogni cultura e ad ogni nazionalità, vedendo nell’altro un fratello più che un estraneo. La marcia ha ripreso il suo cammino, sempre accompagnato dal suono delle chitarre e da vari canti scelti per l’occasione. La 2ª tappa ha avuto luogo davanti la scuola “Don Milani”. Qui alcuni giovani scout di Loreo sono diventati attori per l’occasione, mettendo in scena il diritto dei bambini ad avere un futuro con un piccolo sketch. La 3ª tappa, in via Pigafetta, ha visto come protagonista un giovane immigrato della comunità missionaria di Villaregia che ha raccontato la sua esperienza di accoglienza e di come si stia impegnando per integrarsi linguisticamente e culturalmente frequentando una scuola di italiano e lavorando come elettricista. Terminato il suo intervento, ha intonato, insieme ad alcuni compagni muniti di strumenti etnici, un canto tradizionale nel quale risuonava più volte la parola tama che significa “camminare insieme”. La 4ª e ultima tappa della giornata si è svolta presso il piazzale della chiesa del Buon Pastore. Alcuni giovanissimi di Cavarzere si sono messi in gioco. Hanno danzato in cerchio tenendosi per mano e a poco a poco hanno invitato gli spettatori ad unirsi alla danza senza timore. Questo balletto e il grande cerchio nato da esso erano segno di fratellanza e integrazione. L’importante non era essere abili nella danza ma danzare insieme. La marcia si è conclusa all’interno della chiesa del Buon Pastore. L’intervento del vescovo Adriano, la visione di alcuni video quali quello sul progetto nazionale “Terre des hommes” e della Caritas e una testimonianza dal progetto “Chioggia accoglie” hanno coronato e arricchito la manifestazione. Dopo le premiazioni e lo scambio di alcuni barattoli contenenti bigliettini con pensieri di pace preparati con impegno dai bambini, la giornata è terminata con la merenda offerta dall’associazione “Il Mappamondo”. L’Azione Cattolica ringrazia quanti si sono prodigati per la realizzazione della Marcia e tutti coloro che, con gioia, hanno partecipato.

(Équipe diocesana ACR)

Nuova Scintilla n.5 – 4 febbraio 2018