“Nulla è impossibile a Dio”

AIFO
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28 gennaio. aifo: 65ª giornata mondiale dei malati di lebbra

Campagna Triplo zero – Lebbra: #maipiù

“Nulla è impossibile a Dio”

Il 28 gennaio si celebrerà nella Diocesi di Chioggia e in 150 Paesi del mondo la 65ª Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra istituita da R. Follereau nel 1954. Lo slogan di questo anno: “Campagna Triplo Zero”, cosa vuole spiegarci? È la sfida lanciata dalla Federazione Internazionale della Lebbra (ILEP), della quale AIFO è fra i soci fondatori, che significa: “Zero contagio, zero disabilità, zero discriminazione”. Lebbra: “#maipiù” perché è vero che “nulla è impossibile a Dio”: ma ha bisogno delle nostre mani, delle nostre forze, del cuore di tutti noi. Tutti uniti, per collaborare insieme per un mondo senza lebbra, per una società giusta e solidale, come chiedeva R. Follereau. Papa Francesco afferma: ”Abbiamo bisogno di laici che rischino, che si sporchino le mani, che non abbiano paura di sbagliare, che vadano avanti.

Abbiamo bisogno di laici con visione del futuro, non chiusi nelle piccolezze della vita … e vengo a dirlo ai giovani: abbiamo bisogno di laici con il sapore di esperienze della vita che si animano a sognare”. A sentire queste rocciose parole, come non ricordare gli appelli di Follereau ai giovani, ad ognuno di noi per svegliarci dalla tiepidezza, dall’indifferenza e dall’egoismo? “Da mihi ubi consistam et terram movebo” (287 a.c.); “Datemi un punto di appoggio e solleverò il mondo” diceva Archimede e la stessa frase la ripeterà R.F. affermando però che il suo punto di appoggio era l’Amore! Anche per noi del Gruppo AIFO – Adl (Amici dei Lebbrosi) di Chioggia il punto d’appoggio è l’amore che troviamo nelle Parrocchie della diocesi. Grazie ai Parroci troviamo sempre collaborazione, accoglienza e volontari che sanno donare il loro cuore e il loro tempo, che sanno mettersi insieme, ascoltare, dialogare, costruire ponti, creare solidarietà, per offrire ai fedeli libri, miele e materiale di sensibilizzazione per raccogliere fondi. “Il mondo non ha che due possibili destini: amarsi o scomparire e noi abbiamo scelto l’amore!” ripeteva Follereau nei suoi appelli. Dalle statistiche (Dati OMS, 2017) emerge che il numero di persone con il Morbo di Hansen (lebbra) diagnosticate nel 2016 è aumentato rispetto all’anno precedente: circa 4.000 persone in più fra le persone diagnosticate, 18.230 sono giovani (50 ogni giorno). Inoltre anche la percentuale di persone diagnosticate con disabilità gravi e permanenti è molto alta, a causa del numero insufficiente e della scarsa qualità dei servizi di diagnosi e trattamento che portano ad una diagnosi tardiva della malattia. Nel 2016, fra le persone diagnosticate, 12.819 presentavano disabilità gravi, di cui 281 minori di 15 anni. È per questo che per poter affermare “#mai più” ingiustizie, discriminazioni, lebbre nel mondo non possiamo diminuire il nostro impegno, non solo per curare chi ancora si ammala, ma anche per aiutare chi guarisce a ritrovare un suo ruolo nella società. I fondi che verranno raccolte nella 65ª Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra saranno destinati alle attività socio-sanitari di lotta alla lebbra dei Progetti AIFO nei paesi più poveri del mondo, con particolare attenzione quest’anno in Guinea Bissau e Monzambico.

Papa Francesco nella Giornata dei Poveri 2017 ci esortava con queste parole: “Auspico che i poveri siano al centro delle nostre comunità, non soltanto in momenti come questi, ma sempre, perché essi sono nel cuore del Vangelo, in essi incontriamo Gesù che ci parla e c’interpella attraverso le loro sofferenze e i loro bisogni.” La lebbra è una malattia curabile, la cui causa principale continua ad essere proprio la povertà e l’assenza di servizi socio-sanitari. L’evento della 65ª GML sarà rafforzato dal consueto “Gazebo Blu”, in Corso del Popolo, il 25 febbraio, come avviene in altre centinaia di Piazze italiane, dove verrà distribuito il Miele della Solidarietà: vasetti di miele contenuti in sacchetti di iuta ed entrambi provengono dal circuito del commercio equo – solidale.

Ringraziamo tutti fin d’ora per ogni personale, minima, preziosa offerta! Ci dice Gesù: “Da questo sapranno che siete miei discepoli: se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13,33).

Maria Luisa Fidone per AIFO AdL Gruppo Chioggia

Nuova Scintilla n.4 – 28 gennaio 2018