Comunità tra terra, mare, laguna

Facebooktwitterpinterestmail

I GIORNI

Comunità tra terra, mare, laguna

L’acqua della laguna bagna tre località della vicaria urbana – Pellestrina, Chioggia, Borgo San Giovanni – mentre l’acqua dei fiumi Brenta e Bacchiglione che bagnano Ca’ Bianca si riversa nel mare che alimenta la laguna. Come il fluire dell’alta e bassa marea, gli abitanti di tutta la zona convergono a Chioggia per un riferimento umano e per piccole provvigioni. La diversità di paesaggio disegna volti e temperamenti nelle singole località: saldezza e stabilità negli abitanti della zona agricola di Ca’ Bianca; vivacità e laboriosità nella laguna di Pellestrina; estrosità e leggerezza a Chioggia, in buona parte determinata dalla variabilità della pesca; pacatezza laboriosa a Borgo San Giovanni. Una sostanziale stabilità caratterizza i vari insediamenti, pur nel progressivo sgretolamento numerico, come il mare che risucchia la sabbia della spiaggia nonostante il rincalzo di nuovi trasporti. Il vento che spazza isole e penisole non viene solo da mare e laguna, ma trascorre attraverso i mass media e i viaggi per lavoro o per diporto; porta il clima che pervade l’intero Occidente, uniformando cuori e menti al livello dell’indifferentismo e invadendo il senso e la pratica del vivere al livello dell’individualismo.

Questi insediamenti umani di antica data e queste comunità cristiane secolari crescono dalla radice della tradizione, considerata di volta in volta come patrimonio di fede o come abitudine scontata e ingessata; come possibilità di nuova fioritura o come corda che trattiene la barca alla riva. Tradizione come vantaggio e garanzia oppure come retaggio e ostacolo che appesantisce?

L’ambiente è attraversato da un pullulare di intraprese laiche e religiose che fermentano in campo caritativo, culturale, musicale, sportivo, ludico, tra giovani e adulti. I gruppi associativi si irradiano in tutto il territorio o si limitano a un settore umano o locale, a strati di classi sociali o livelli di età: giovani, adulti, anziani; o secondo il tipo di istruzione o di non istruzione.

Un diffuso clima di gratuità rende disponibili le persone a compiti e mansioni pastorali o sociali, pur secondo una misura che non basta mai. Il canale di comunicazione della fede e dell’esperienza cristiana alle nuove generazioni appare a tratti interrotto (o interrato…). Facile e immediato invece il rapporto con le persone, singole, in famiglia, tra amici e/o in gruppi associativi. La pastorale percorre le stagioni della vita, il bello e cattivo tempo delle circostanze cariche di problemi e ricche di opportunità.

Nessun uomo è un’isola, come pure nessuna comunità. Si vive e si cresce nel continente della Chiesa, locale, diocesana, universale, aprendo i polmoni a un respiro più vasto e arioso. Il popolo dei battezzati rinasce ad ogni stagione e ad ogni svolta di calendario dal vento dello Spirito e dall’impeto missionario che muove la vita.

don Angelo

Nuova Scintilla n.3 – 21 gennaio 2018