Bentornato a casa, don Mario

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SAN PIETRO, DOLFINA E SAN GAETANO

Bentornato a casa, don Mario

È stato questo il saluto di benvenuto a don Mario Pinton che più di una volta è echeggiato nella chiesa di San Pietro di Cavarzere domenica 24 settembre, quando ha preso possesso dell’Unità Pastorale, abitata da circa 1.200 persone, su un territorio alquanto esteso e con diverse strade arginali. Don Mario, accompagnato da numerosi fedeli delle parrocchie del Buon Pastore e Borgo San Giovanni, al suo arrivo è stato salutato da Vanni Andreetta che, a nome dei vari organismi parrocchiali, lo ha ringraziato per aver accettato il nuovo incarico. Ha promesso la disponibilità delle tre comunità a riprendere il cammino di fede, assicurando tutta la collaborazione necessaria affinché, con l’intercessione dei protettori Sant’Antonio, San Gaetano e San Pietro, possa svolgere al meglio il suo prezioso ministero. L’arcivescovo emerito Dino De Antoni, presente in segno di amicizia nei confronti di don Mario, ha ricordato come le loro vite si siano intrecciate più volte nel corso degli anni. Da vicario generale lo ha accompagnato per l’addio a Rosolina e nell’ingresso al Buon Pastore. Adesso lo presenta a San Pietro come amico, come “prete grande, con il cuore grande come una casa, una casa senza porte e con gran voglia di lavorare”. Ha espresso poi l’invito alle tre comunità di accoglierlo con la consapevolezza che il suo “animo è l’animo di chi conosce questo territorio” ed augurandogli un percorso pastorale fecondo e lungo.

All’omelia don Mario ha ricordato alcuni momenti della sua vita a San Pietro: il battesimo nella vecchia chiesa, il parroco don Umberto Fava, la scuola elementare e da chierico i momenti di preghiera, durante le vacanze, con i seminaristi, poi diventati preti, Pier Giorgio Venturini, Rossano Crivellari e Luigi Lazzarin. Don Mario ha concluso con queste parole: “Oggi torno a casa. Vengo a seminare la parola di Dio per fare, assieme a voi, tre belle comunità, a dire il nostro sì al Signore. Lui chiama sempre; nessuno rimanga seduto, ma lo segua perché il meglio lo si raggiunge se si va dietro al Signore. Lui la paga la dà a tutti”. Al termine della Messa, Lisa Armarolli, a nome dell’Amministrazione comunale, ha porto il benvenuto e l’augurio che il ministero di don Mario “figlio di questa terra e di questa comunità” sia altrettanto proficuo e portatore di cose buone come nelle precedenti parrocchie da lui condotte dove “è stato amato e stimato e in tutte ha lasciato il segno”. Infine Nilla Marangon, a nome dei numerosi nipoti, nel dargli il benvenuto, ha sottolineato come, a differenza dei precedenti ingressi in cui è stato da loro solo accompagnato, ora venga accolto nella loro chiesa e nella loro comunità.Ha espresso l’orgoglio di avere uno zio prete, un prete che si spende per tutti e l’augurio che il Signore conservi la sua energia e vitalità, invitandolo, però, “ad andare un pochino più piano”. È seguito poi un rinfresco presso il Centro “Primo Gattarossa” dove don Mario ha potuto rivedere vecchi compaesani ed amici.

F. Patrian

Da Nuova Scintilla n.38 – 8 ottobre 2017