Il saluto a don Alberto Ferro

DON-ALBERTO
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UNITA’ PASTORALE DI DOLFINA, SAN GAETANO E SAN PIETRO

La riconoscenza e l’augurio per un nuovo cammino al servizio della Chiesa

Il saluto a don Alberto Ferro

Domenica 3 settembre don Alberto Ferro ha celebrato le sue ultime messe nelle parrocchie di Dolfina, San Gaetano e San Pietro.

In quest’ultima chiesa, al termine della celebrazione, il vicesindaco, prof. Paolo Fontolan, a nome dell’Amministrazione comunale, ha ringraziato don Alberto per il servizio svolto nelle comunità a lui affidate, sottolineando l’importanza della presenza di sacerdoti nel territorio ed augurandogli di continuare a seminare del bene nei luoghi in cui sarà inviato. Come segno di riconoscenza lo ha omaggiato con due pubblicazioni sulla storia di Cavarzere e un dono.

Stefano Perazzolo, presidente del C.S.C. 5 Martiri, nel suo saluto, ha invitato tutti a perdonarsi a vicenda per qualche momento di poco dialogo e chiarezza, riportando, a riguardo un aforisma di un vecchio amico: se ciascuno di noi avesse una matita per disegnare il parroco secondo le proprie esigenze, alla fine, nonostante i numerosi rifacimenti e cancellature, forse non saremmo soddisfatti. Dopo aver ricordato i bei momenti trascorsi assieme, ha terminato con un pensiero personale: “Porta con te i ricordi belli del nostro paese e della nostra gente e, quando sarai uscito da San Pietro, getta dal finestrino i ricordi brutti; se poi tornerai a trovarci, non rifare quella strada, così non li troverai”.

Don Alberto, nel salutare la comunità, ha ripreso un pensiero dell’omelia invitando tutti a pregare il Signore affinché faccia comprendere a ciascuno cosa significhi perdere la propria vita e portare la croce. Ha tratteggiato brevemente il suo impegno pastorale in questi pochi anni: forse il contatto con la gente non è stato così frequente come ci si aspettava, nel suo operare e stare assieme ha privilegiato quelli che lui riteneva più bisognosi della sua vicinanza ribadendo di “aver cercato solo di fare il prete”. Ha poi rivolto un invito alle famiglie di vegliare sui figli, soprattutto se adolescenti, e di intrattenere un dialogo costante e fecondo per una crescita serena e una completa maturazione.

Ogni comunità, pur avendo salutato singolarmente don Alberto, si riconosce nel saluto espresso a S. Gaetano da Paola Gibin, segretaria dei tre consigli pastorali: “Don Alberto, il tempo che hai trascorso con noi è stato davvero poco, poco anche per conoscerci meglio, per costruire legami, seppur in punta di piedi, data la tua apparente propensione alla riservatezza. Ma il cambiamento di parrocchia è forse il segno più eloquente della provvisorietà che la realtà umana ha per la vita di un sacerdote. Il dover lasciare luoghi e persone per ripartire e ricominciare altrove è il segno più concreto della sua appartenenza solo ed esclusivamente a Dio. “Voi non siete del mondo” dice Gesù, “Io vi ho scelto dal mondo, ma non siete del mondo”. Alle comunità il passaggio di un sacerdote lascia comunque un segno e per questo, don Alberto, ti ringraziamo per il tempo vissuto insieme, certi che questo esserci ha costituito un arricchimento reciproco. La nostra preghiera ti accompagni affinché il tuo ministero possa generare buoni frutti e perché tu possa trovare comunità accoglienti ed aperte, capaci di vedere nel sacerdote quella persona che Dio ha scelto e ha mandato in mezzo a loro”.

F. Patrian

 

Nuova Scintilla n.35 – 17 settembre 2017