Arcobaleni di estate

Divertilandia
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I GIORNI

Arcobaleni di estate

L’affollamento dei luoghi di vacanza, in corrispondenza con la rarefazione delle presenze nei luoghi di normale residenza, non ha svilito l’estate. Una serie di avvenimenti, spesso imprevisti, ha percorso i giorni; non è svanito l’affanno della calura, ma sono stati coinvolti mente e cuore. La vita è un terreno smosso dai solchi degli avvenimenti che accadono. Come i due arcobaleni che più volte abbiamo visto abbracciare il cielo dopo i violenti temporali estivi, due bagliori hanno illuminato l’orizzonte dell’estate. Prima di tutto gli incontri con le persone: tra i monti, nella grande compagnia di ragazzi e adulti in cammino e nell’amicizia corrisposta con le famiglie nelle strade di casa; tra le mura di un monastero nell’estensione delle colline ondulate. Cambia il ritmo delle giornate: non più orari e occupazioni decisi da te o segnati da occupazioni preventivate, ma una sequenza di momenti consegnati alla libertà. Il tuo programma viene scombinato da nuove proposte: un giro sui monti o una passeggiata fino al fiume; la testimonianza frizzante di una giovane studentessa o il dialogo con la monaca; una serata di canti o la lieve dolcezza della preghiera cantata; un pranzo nella terrazza sul mare o un film da vedere in compagnia Non è solo l’attrattiva di un gusto estetico, ma l’esperienza di un avvenimento aperto al mistero di Dio che si fa incontro. La vita si arricchisce e addolcisce, allo stesso modo in cui un individuo solitario sperimenta la lieta sorpresa della compagnia. È un continuo addestramento alla scoperta di una pienezza che dona senso a quel che fai e a quel che sei, e che viene a introdursi nella sequenza del giorni normali, scoprendone il valore che li fermenta.

La seconda luce che attraversa l’orizzonte dell’estate è stata donata dall’accompagnamento di alcune persone care all’ultimo incontro con il Signore. L’esperienza della fine svela il senso della vita. Si sia trattato di una persona impegnata pubblicamente e ampiamente riconosciuta da amici e colleghi; o di una donna dedita alle cose di chiesa come Marta e Maria; o di un anziano genitore che amorevolmente riconsegna alla vita figli e nipoti; o di un prete che ha molto lavorato nel campo di Dio: in tutti questi casi e in altri ancora non ti imbatti in spezzoni di generosità e non constati appena la dedizione del servizio. Riconosci di avere incontrato persone intere, la cui vita è coincisa perfettamente con la missione compiuta. Porti in cuore la percezione di uomini e donne compiuti e veri. Gli arcobaleni dell’estate spalancano fino al cielo l’orizzonte della vita.

don Angelo

Nuova Scintilla n.34 – 10 settembre 2017