Fra luoghi incantevoli

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TOUR DELLA SCOZIA CLASSICA

Il viaggio culturale organizzato dalla diocesi, occasione per rinsaldare amicizia e cordialità

Fra luoghi incantevoli

Scoprire incantevoli luoghi del Nord Europa, a molti sconosciuti, è stata la motivazione che ha convinto un gruppo di turisti… pellegrini, eterogeneo per età e aree geografiche di provenienza (dal Nord fino a Pozzallo, nella punta sud della Sicilia) a volare in Scozia, in quel di Glasgow, accompagnati da un coordinatore d’eccezione, il vicario generale della Diocesi di Chioggia (don Francesco), con la collaborazione spirituale di don Giuliano e don Alberto.

Prima tappa, quindi, a Glasgow, città moderna e vivace con una splendida struttura risalente al Medioevo: la Cattedrale del XII secolo, nota anche come “Cattedrale di San Mungo”.

Splendida pure la George Square nel centro della quale è stata scattata la nostra foto di gruppo.

Dopo la visita al Castello di Inveraray, di origine settecentesca, tutti in pullman alla volta di Oban, la più elegante tra le città della costa occidentale, con palazzi e alberghi che le danno un tono vagamente “Fin de siècle”.

Passeggiando di fronte al nostro hotel abbiamo incontrato tantissimi giovani con i costumi caratteristici della Scozia (Kilt), che si esercitavano con le cornamuse e allietavano con le loro melodie gli increduli turisti, attirati dai loro magici suoni.

L’itinerario della mattinata successiva è stato dedicato all’Isola di Skye, denominata dalla nostra guida “Isola della pioggia leggera”, raggiunta tramite un vetusto traghetto.

La sua costa frastagliata, le impervie montagne, la natura selvaggia hanno affascinato noi chioggiotti… e i tanti turisti che hanno affollato tali luoghi ancora incontaminati.

Per raggiungere Inverness da Aviemore è obbligatoria la sosta al “Loch Ness”, il famoso lago ai primi posti nella classifica delle notorietà lacustri.

Il merito di tanta fama, oltre che al paesaggio, va a “Nessie”, il mostro che ne avrebbe abitato le profondità e scientificamente catalogato come plesiosauro (Rettile acquatico).

Proprio sopra il promontorio del lago sorgono le rovine dello “Urquhart Castle”, trecentesca casa torre che è uno dei soggetti più fotografati della Scozia.

Poco lontana Inverness, la principale città del nord della Scozia, base di partenza per visitare dintorni di grande interesse naturalistico. Disposta sulle rive del fiume Ness è attraversata da ponti pedonali alquanto pittoreschi.

Nelle vicinanze interessante la visita a “Fort George”, dove Giorgio II decise di realizzare questa fortificazione armata sul mare.

Raggiunta successivamente Elgin, ci si è addentrati tra i resti della omonima cattedrale cattolica della città, la seconda in ordine d’importanza della Scozia.

Andare in Scozia e non visitare una delle distillerie di whisky è un po’ come andare in toscana e non mangiare la fiorentina, oppure a Roma non fiondarsi in una amatriciana. La fortuna del gruppo è quella di essere già in Scozia, astemi o non astemi, e aver la possibilità di conoscere una di queste distillerie. Fu così che nel nostro pellegrinare e girovagare on the road in Scozia, nella visita tra un castello e l’altro, un ritaglio di tempo per fare una “capatina” nella distilleria Chivas è stato necessario trovarlo. Il giro guidato alla scoperta del whisky ci ha consentito di seguire i passaggi nelle varie fasi della lavorazione del prodotto.

Al termine della visita un piacevole momento di ristoro e degustazione, con 4 differenti tipi di whisky dai 12 ai 18 anni d’invecchiamento. Insomma, alla fine, ci è stato ordinato di bere!

Il nostro viaggio continua inesorabile… verso Aberdeen, una città cosmopolita, ricca di giacimenti di petrolio del Mare del Nord. In Scozia è da notare, tra l’altro, la varietà delle chiese… evangeliche, presbiteriane, gesuite.

Dopo Aberdeen partenza per “Dunnotar Castle” (Fortezza Lontra).

Proseguimento, poi, per uno tra i più popolari castelli della Scozia il “Glamis Castle”: ha un aspetto fiabesco tra leggende e presunte apparizioni di fantasmi.

Ultima tappa Edimburgo, dichiarata sito del patrimonio mondiale. È ritenuta dai più un mix di bellezza e varietà, in un brulichio di attività culturali (in primis la National Gallery of Scotland con esposizioni dei maggiori artisti italiani, tra cui Tiziano, Tintoretto, Caravaggio).

È la capitale finanziaria della Scozia, dove predomina, a detta dei residenti, il marchio delle tre “B”: Beers – Books – Banks.

Al Castello di Edimburgo la città è strettamente legata, in quanto lo stesso, con le mura tutte intorno, permette di ammirare le distese dei bassopiani scozzesi.

Concludendo possiamo essere complessivamente soddisfatti, considerando che il tempo grigio e piovoso, tipico della Scozia, ci ha accompagnato, ma non disturbato più di tanto nel corso del viaggio.

Per quanto concerne le prelibatezze scozzesi… (si fa per dire) è informativo rammentare la razionalizzazione del pane (dimensione uovo).

Un riferimento è d’obbligo per “l’Haggis scozzese”, il tradizionale piatto povero del posto, simbolo dell’identità nazionale, e divenuto famoso grazie a Robert Burns e alla sua poesia “Address to a Haggis”. È  un insaccato contenente le carni povere della pecora (cuore, fegato, polmone e frattaglie) macinate con cipolla, farina d’avena, grasso di maiale e abbondanti spezie… buon appetito!

Qualcuno tra di noi, giunto a Venezia, dopo aver sopportato per una settimana la cucina scozzese, si è lasciato andare ad elogi superlativi su quella italiana, probabilmente sognando e desiderando una veloce spaghettata.

Lo spirito di gruppo ci ha sempre accompagnato nel tour settimanale della Scozia, rinsaldando e cementando la nostra amicizia, riscoprendo tra di noi doti di cordialità e convivialità inaspettate, vissute insieme anche nelle celebrazioni eucaristiche.

Paolo Ranzato

Nuova Scintilla n.30 – 30 luglio 2017