Per un’autentica vita spirituale

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CONCLUSI GLI INCONTRI DEL SABATO A VILLAREGIA

Dall’Evangelii Gaudium all’Amoris Laetitia

Per un’autentica vita spirituale

Si è concluso sabato scorso 27 maggio il ciclo di incontri/confronti sull’Evangelii Gaudium che ha visto come relatori alcune personalità del mondo ecclesiale conosciute per il loro impegno e per la loro vicinanza alle idee e agli stimoli di papa Francesco. Così è stato per l’ultimo relatore;  il prof. Andrea Grillo che ha creato un ‘ponte’ tra l’esortazione apostolica Evangelii Gaudium e l’altro documento di grande importanza: l’Amoris Laetitia. Cosa significa oggi – nel tempo della post modernità – intraprendere un cammino di ricerca e maturazione interiore?  Cos’è la spiritualità cristiana? Cos’è la vita sacramentale?

A dire il vero ci è sembrato inusuale sentire un laico – il prof. Grillo è sposato e padre di due figli – parlare con grande competenza di liturgia e sacramenti, tematiche queste, normalmente riservate al clero.  Accompagnare, discernere e integrare  dentro la complessificazione della realtà: queste sembrano  essere le chiavi interpretative del pensiero di Jorge Mario Bergoglio, già espresse in molti discorsi prima che lo stesso fosse eletto papa.

La storia della Chiesa è storia complessa e la stessa vita sacramentale – così come la conosciamo noi – è frutto della vita della Chiesa dopo la Riforma e il Concilio di Trento. Nella nostra mentalità pensiamo che i sacramenti nella loro ‘forma’ siano sempre stati come ora li consociamo. Non è così;  oggi dopo il Concilio Vaticano II° e gli stimoli di questo papa (il primo figlio del Concilio che non ha partecipato alle assise conciliari) i credenti cristiani cattolici si trovano a dover ricollocare anche la stessa vita sacramentale con criteri diversi da quelli che abbiamo ricevuto attraverso la nostra educazione religiosa. Bisogna quindi avere lo sguardo in avanti nel tempo, sapendo che la recezione di un Concilio non attraversa solo lo spazio temporale di una generazione.

Primato del tempo sullo spazio; della realtà sull’idea; delle periferie sul centro.  Parole, affermazioni che il prof. Grillo ha saputo con buona abilità discorsiva ricollocare con diversi esempi nella vita sacramentale ‘ordinaria’ del cristiano medio. Eucaristia, battesimo, confessione, unzione degli infermi, spiegati nel loro evolversi dentro la vita ecclesiale, nella realtà complessa degli stessi riti in rapporto all’evolversi delle società e delle culture che la Chiesa ha ‘attraversato’  e influenzato nei secoli. Uno sguardo anche liberatorio dai tanti ingessamenti cultual-liturgici che tanto sembrano attirare oggi  parte dei credenti e del clero. 

Cosa sta dicendo oggi al credente la proposta spirituale di papa Francesco? Quale prospettiva? Vi è un approccio gioioso all’esistenza; la capacità – e su questo la similitudine con il relatore precedente è stata sorprendente – di non provare sospetti e rancori verso il mondo.  Mondo che poi si traduce nei luoghi dove ogni laico (ma anche ogni prete) si trova a mediare con soggetti che hanno approcci diversi alla vita; anche nei confronti dei non praticanti, anche nei confronti dei non credenti. Inquietudine-incompletezza- immaginazione sono o possono diventare le fondamenta della ricerca spirituale del credente che – come prima riferito – si trova a vivere in relazioni sempre più complesse. Due approfondimenti che il prof. Grillo ha proposto all’uditorio: l’accesso all’Eucaristia nelle situazioni problematiche (non solo nel caso dei divorziati risposati!) e il sacramento della Riconciliazione, con risvolti molto interessanti.

Alcune note, giunti al termine di questo percorso che ha visto degli ottimi relatori: una partecipazione a tratti non numerosa – anche se con il prof. Grillo eravamo circa una sessantina – ma qualificata; idee da tenere, formazione di qualità –  come questo maggio 2017 -, metodo forse da aggiustare e rivedere. Vedremo di farci un pensiero.

mc

Nuova Scintilla n.22 – 04 giugno 2017