Osservatorio speciale

zenna
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SGUARDO PASTORALE

Osservatorio speciale

La Pasqua ci offre un osservatorio del tutto speciale sulla realtà. Lo meditavamo con i cooperatori salesiani proprio ieri, commentando il racconto dei discepoli di Emmaus. Il passo teso e sfiduciato, che li sta portando indietro nella loro ricerca della verità, incrocia quello forte e illuminante di Gesù, che si accompagna per introdurli alla comprensione delle Scritture da una prospettiva nuova, quella della risurrezione. Il cuore deluso e amareggiato, che impedisce loro di credere anche alla testimonianza degli amici, riprende inconsapevolmente ad ardere nell’incontro con quello del Maestro, che amorevolmente li rimprovera di non saper guardare partendo dall’esperienza della risurrezione. La mente ottenebrata, che teme i fantasmi della notte, riesce a scrollarsi di dosso la paura del futuro quando i gesti e le parole del Viandante fanno rivivere il mistero di quella cena che preparava e riassumeva l’evento della Pasqua.

È così sempre. Se ci fermiamo all’aspetto esteriore della realtà noi contempliamo conflitto e violenza, constatiamo fragilità e limite, naufraghiamo nel mare di una vita senza faro e senza approdo. Il terrorismo suicida, la disgregazione della famiglia, lo spregio della vita dal suo sorgere al suo tramonto, lo scarto della natura e del suo inquilino più nobile, che è la persona, in nome del progresso e della cultura, giustificati dalla salvaguardia dei diritti individuali, soffocano la nostra speranza e il più delle volte ci vedono arresi e rassegnati. Se il nostro sguardo invece sa trasfigurare la realtà, perché essa è abitata ormai dall’evento della vittoria sulla morte, sull’odio, sull’egoismo, sull’inimicizia, sul peccato, allora nella sfiducia scorgiamo il Risorto che ci rincorre, nell’amarezza sperimentiamo il Risorto che ci conforta, nel buio vediamo sorgere la luce del Risorto che ci indica la via della vita. L’osservatorio speciale della risurrezione ci fa vedere in ogni uomo un figlio di Dio, in ogni situazione umana una provocazione all’amore, nel nostro contesto esistenziale una vocazione, nello stesso peccato il riscatto della grazia, nel declino delle forze la prospettiva dell’autenticità, nell’esperienza della morte la chiamata all’eternità. L’osservatorio speciale della risurrezione porta così alla riconciliazione, al dono, al servizio, alla pazienza, alla fiducia. Nulla di quanto ci è dato di incontrare resta vuoto di significato, ma tutto è trasfigurato da Colui che per noi è morto e risorto, e in questa trasfigurazione naviga la gioia di averlo conosciuto, incontrato e seguito. È questo che la comunità cristiana rivive costantemente e coraggiosamente annuncia, proponendo nella sua azione pastorale il segreto della trasfigurazione della realtà, il segreto della Pasqua.

don Francesco Zenna 

Nuova Scintilla n.17 – 30 aprile 2017