Il miracolo del Sangue

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CAVARZERE “Gruppo culturale San Mauro”. Visita alla chiesa di S. Maria in Vado a Ferrara

Il miracolo del Sangue

La parrocchia di S. Mauro e il “Gruppo Culturale S. Mauro” hanno organizzato, domenica 26 febbraio 2017, un pomeriggio di preghiera e di arricchimento culturale a Ferrara. Dopo l’intensa esperienza vissuta circa due anni fa con la visita dei luoghi legati al miracolo eucaristico del “Corpus Domini” ad Orvieto e Bolsena, avvenuto nel 1263, si è pensato di visitare la chiesa di Santa Maria in Vado a Ferrara, sede del più antico miracolo eucaristico: il miracolo «di sangue», risalente al 1171, con la miracolosa conversione in vera carne del pane consacrato nel corso della santa Messa pasquale del 28 marzo 1171. Il nutrito gruppo di partecipanti all’iniziativa, giunto alla chiesa di S. Maria in Vado, è stato accolto da una guida d’eccezione, il parroco don Riccardo Petroni, fondatore della congregazione della “Fraternità Sacerdotale della Familia Christi”.

La congregazione, chiamata dall’arcivescovo mons. Luigi Negri, regge la parrocchia di Santa Maria in Vado dallo scorso mese di ottobre. Don Riccardo Petroni, con competenza e grande conoscenza, ha illustrato la storia e le caratteristiche architettoniche ed artistiche della bellissima chiesa per poi passare alla storia del “Miracolo Eucaristico”. La storia racconta che sulle sponde del fiume Ferraruolo, sin dal 454, si trovava un capitello con una immagine della Vergine, creduta dipinta dallo stesso S. Luca. Nel 657 il capitello fu trasformato in una chiesa con fonte battesimale e, poiché tale chiesa venne costruita sul passaggio del fiume, prese il nome di S. Maria in Vado e il quartiere fu detto «Borgo Vado». Proprio ai piedi dell’immagine della beata Vergine, detta di san Luca o di Costantinopoli, in quanto il dipinto è bizantino, avvenne il miracolo del Sangue.

Era il 28 marzo dell’anno 1171, giorno di Pasqua. Celebrava la Messa padre Pietro da Verona, insieme ad altri tre padri e molti chierici e alla presenza di numerosi fedeli; al momento di spezzare il pane, il celebrante e tutti i presenti videro le specie del pane convertite in vera carne, da cui sprizzò un fiotto di sangue con una tale irruenza che ne rimase macchiato vistosamente il piccolo catino absidale. Da allora la devozione alla “Sacra Volticina” (così chiamato il catino absidale) continuò per molto tempo e si accrebbe. Per volontà dei signori di Ferrara, gli Estensi, la piccola chiesa venne trasformata nell’attuale basilica agli inizi del 1500, su progetto dell’architetto ferrarese Biagio Rossetti. La “Sacra Volticina” venne spostata, nella nuova basilica, al lato destro della crociera, racchiusa in un tempietto costruito appositamente. Dopo aver ammirato le ben presenti e visibili macchie di sangue nella sacra volta, il gruppo ha sostato in un momento di preghiera e di riflessione, condotto dall’arciprete di S. Mauro, don Achille De Benetti. Il pomeriggio è proseguito con una breve visita al centro storico di Ferrara e al suo famoso castello. Nel ritorno la cena insieme a base di pizza per concludere in fraternità il bel pomeriggio trascorso da un gruppo davvero unito e pronto ad una nuova esperienza. Un sincero ringraziamento al parroco di S. Maria in Vado don Riccardo, per l’accoglienza e la disponibilità, e al M° Gino Cappello, del coro “S. Pio X” di Cavarzere, che ha ben preparato l’uscita a Ferrara.

Raffaella Pacchiega

Nuova Scintilla n.10 – 12 marzo 2017