Alla scoperta del continente asiatico… Nuova missione?

CMV-Asia
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COMUNITA’ MISSIONARIA DI VILLAREGIA

Due missionari hanno fatto tappa a Hong Kong, nelle Filippine e in Cambogia per conoscere la zona e sondare il terreno

Alla scoperta del continente asiatico… Nuova missione?

Padre Roberto Atzeni e padre Valerio D’Eliseo, missionari della Comunità Missionaria di Villaregia (CMV) hanno vissuto dal 6 al 24 gennaio un’esperienza straordinaria nel continente asiatico.

La realizzazione di questa avventura ha avuto le sue origini due anni fa, grazie a un incontro “casuale” (per Dio niente può considerarsi casuale!), durante un pellegrinaggio al santuario francescano di La Verna tra p. Roberto e una coppia di sposi cinesi che abitano ad Hong Kong, Christina e Louis.

Affascinati dal carisma della Comunità, hanno suggerito ai due missionari l’idea di portare il messaggio della Comunità in Asia. Felici di poter contribuire a questo grande passo, la coppia ha deciso quindi di pagare il viaggio dei missionari affinché potessero conoscere la realtà dell’Asia e per poter poi aprire, nel tempo, una Comunità, dove il Signore avesse indicato. La loro “insistenza” è durata due anni, trascorsi i quali, dopo aver consultato anche i superiori di alcune congregazioni missionarie presenti in Asia, si è scelto quindi di visitare Hong Kong, le Filippine e la Cambogia, con il desiderio di conoscere, di stabilire alcuni contatti e iniziare ad approfondire la possibilità di una nuova missione…

Così p. Roberto Atzeni e p. Valerio D’Eliseo sono partiti, a nome del presidente della CMV p. Amedeo Porcu e del Consiglio, alla volta dell’Asia.

“Dio ha voluto che questa esperienza in terra d’Oriente – raccontano i due missionari – iniziasse proprio il giorno dell’Epifania, la solennità della manifestazione di Dio ai popoli d’Oriente! Siamo partiti con il desiderio di incontrare i fratelli che vivono in questo continente e soprattutto coloro che stanno donando la propria vita a servizio di Dio e di coloro che il Signore Gesù ancora non lo conoscono”. “Con tanta umiltà – raccontano p. Roberto e p. Valerio – e con la coscienza di essere “marinai di primo viaggio”, abbiamo incontrato i missionari, i vescovi ed i laici che il Signore ha desiderato metterci a fianco, per accogliere ogni parola, ogni spunto che potesse aiutare, poi, a discernere la Volontà di Dio su di noi. Desideriamo ringraziare con il cuore i missionari del Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere) che ci hanno accolto sia ad Hong Kong che in Cambogia, i missionari della Congregazione CICM (Congregazione dell’Immacolato Cuore di Maria) e i missionari Monfortani che ci hanno accolto nelle Filippine. Ci ha colpito profondamente il modo molto rispettoso e profondo con il quale si sono affiancati a noi per capire il carisma che il Signore ha posto nel nostro cuore e per aiutarci poi a capire come e dove una Comunità come la nostra possa inserirsi. È stato molto bello il prendere coscienza che la Chiesa è UNA, e sperimentare la fraternità inter-missionaria!”.

I due “inviati” missionari hanno fatto tappa prima ad Hong Kong dove hanno conosciuto diverse persone, ascoltato le loro testimonianze, gioito per l’opera di Dio nell’intimo e nella vita di tanti cristiani che vivono in un contesto non facile la loro fede. Il 9 gennaio sono quindi ripartiti alla volta delle Filippine dove sono stati ospitati in una casa di formazione dei missionari del Cuore Immacolato di Maria. Nei giorni successivi hanno poi fatto visita anche alla missione di Montalban, una parrocchia di circa 150.000 persone, sorta in seguito alla ricollocazione di persone sfollate provenienti da altre zone carenti vicino al mare, ed incontrato anche il cardinale Tagle, che ha manifestato molta accoglienza ed apertura.

Il viaggio è quindi proseguito per raggiungere l’ultima tappa: la Cambogia. Qui i missionari non hanno potuto incontrare nessun vescovo, ma sono riusciti comunque ad approfondire, con i missionari del Pime, il modo con il quale loro portano avanti l’evangelizzazione in questa nazione martoriata dalla violenza dei Kmer rossi e del Vietnam. In una cultura buddista, nella quale su 15 milioni di abitanti, 20 mila sono cattolici (lo 0,1%!), è stato interessante capire la strategia che usano per “seminare la Parola di Dio” e portare avanti un’evangelizzazione “goccia a goccia”.

In Cambogia, i missionari hanno potuto parlare con p. Mario, missionario del Pime e vicario generale a Phnom Penh: “12 anni fa, – ha raccontato p. Mario ai due missionari – il vescovo mi ha inviato in una zona della periferia della capitale per fondare la parrocchia. Erano presenti tre coppie cattoliche. Ho iniziato con loro. Dopo 10 anni di “lavoro apostolico” ringrazio il Signore per tutto ciò che ha compiuto. Adesso sono un centinaio i cattolici che frequentano la S. Messa domenicale, ho potuto costruire la chiesa in mattoni e la canonica; ho potuto portare avanti un asilo per i bambini, un ospedale ed un ostello che accoglie i giovani che arrivano dalle zone rurali per poter studiare nell’università. Dopo 10 anni, vedendo questi frutti, ho chiesto al vescovo di spostarmi, di farmi assumere un’altra zona. Adesso, da un anno e mezzo sono in una nuova parrocchia. C’è una solo persona cattolica. Ho iniziato un asilo per accogliere i bambini. È questa un’occasione per incontrare i bambini ed i genitori dei bambini. Tutti sono buddisti. Ma la mia presenza suscita curiosità. Nonostante siano buddisti, partecipano alla celebrazione della S. Messa, pregano, ascoltano la Parola di Dio … Una volta una signora mi si è avvicinata e mi ha chiesto chi fosse quel Gesù di cui aveva sentito parlare più volte durante la Messa!”. Diceva: “Io semino, poi … chi fa crescere è Dio!”.

In Cambogia, chi è cattolico, diventa un polo contagiante e attrattivo. Non ci sono “cattolici tiepidi”. È sui cattolici che si fonda la Chiesa!

“Questo viaggio – concludono i due missionari – è stato per noi un’infusione di nuovi stimoli per continuare a credere nella potenza dell’evangelizzazione sia fuori dall’Italia che in Italia!

Offriamo al Signore ogni incontro vissuto, ogni situazione che abbiamo visto e toccato. Presentiamo la vita dei missionari che danno la propria vita in questi posti, credono fermamente alla potenza della presenza del Signore Gesù Cristo e per questo sono disposti a evangelizzare “goccia a goccia” senza la gratificazione delle grandi folle!”.

Nelle foto:

– (al centro) P. Valerio, il Cardinale Tagle e P. Roberto, a Manila.

– (a sinistra) P. Roberto, P. Alberto Caccaro, missionario del Pime e P. Valerio, alla fine della celebrazione della S. Messa in Cambogia: si celebra seduti e scalzi.

– (a destra) P. Mario, Missionario del Pime, P. Valerio, la persona cattolica della sua parrocchia, P. Roberto e P. Giovanni Tulino, missionario del Pime.

da Nuova Scintilla n.6 – 12 febbraio 2017