Buon Natale, Francesco!

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ACR. Da Loreo a Roma

Buon Natale, Francesco!

Come ogni anno alcuni ragazzi dell’Acr, provenienti da diverse diocesi d’Italia, hanno avuto il privilegio di portare di persona gli auguri di Natale al Santo Padre. Quest’anno siamo stati invitati, a seguito dell’incontro delle associazioni parrocchiali del Triveneto con la presidenza nazionale tenutosi lo scorso gennaio a Padova, non come diocesi bensì come parrocchia di Loreo. È stato un “premio” per l’impegno profuso a far rinascere l’associazione in tutte le sue componenti, partendo dall’Acr, passando per i giovanissimi e gli adulti. In rappresentanza della nostra realtà parrocchiale sono stati sorteggiati due ragazzi: Maddalena Pichelan e Yari Siviero. È stata per entrambi un’esperienza unica, ricca di emozioni, che porteranno per sempre nel loro cuore. Come raccontano le mamme, Erika Nonnato e Fiorenza Favro, Maddalena ha pianto di gioia mentre Yari ha esternato la sua emozione esultando come se avesse vinto la sua squadra del cuore. Ragazzi e famiglie si son subito prodigati a preparare il loro dono di Natale al Santo Padre: una confezione di prodotti per l’igiene personale da distribuire alle persone più indigenti.

La partenza per Roma è avvenuta la mattina del 18 dicembre. “Yari è saltato subito giù dal letto, a differenza degli altri giorni!”, racconta commossa Fiorenza, “la sua trepidazione era visibile, non vedeva l’ora di partire!”. Durante tutto il viaggio verso Roma, Maddalena ha più volte chiesto al nostro presidente parrocchiale, Luca Tosin, se poteva stargli accanto anche durante l’udienza. L’indomani, assieme agli altri acierrini, Maddalena e Yari hanno iniziato la giornata scrivendo la loro lettera al Papa. Dopo aver lasciato genitori ed accompagnatore, hanno affrontato i 126 gradini che li dividevano dalla sala delle udienze private, e son stati accolti da un caloroso clima di festa. Hanno ingannato l’attesa imparando le canzoni che avrebbero cantato al Santo Padre, in perfetto stile Acr; ripensando a quel momento, Maddalena continua ad intonare “1,2,3,4,5,6 Ciao”, oppure “Viene in mezzo a noi il bambino Gesù…”. Finalmente il papa ha fatto la sua comparsa accolto dai cori di benvenuto di tutti i presenti. A quel punto il pontefice ha preso la parola: la frase che ha colpito maggiormente Maddalena e Yari è stata “Parlate con i nonni, ascoltateli, perché loro hanno la sapienza del mondo!”. L’udienza è culminata con il momento più atteso e caratterizzante di tutta la giornata: il saluto individuale di Francesco ai presenti, partendo dal presidente nazionale, Matteo Truffelli, la responsabile nazionale Acr, Teresa Borelli e l’assistente Acr don Marco Ghiazza, per giungere infine a tutti gli acierrini. “Visto da vicino, il papa sembra molto più giovane che in Tv” esordisce Yari che prosegue: “Ha una stretta di mano forte e sicura”, “Me lo immaginavo più alto” ribatte Maddalena: queste sono le prime impressioni dei diretti interessati, che ricordano l’incontro col papa con gli occhi ancora lucidi. Alla domanda su quale sia stata la cosa più bella ed inaspettata scaturita da questo incontro, Maddalena risponde: “Aver potuto stringergli la mano perché per me egli è santo ed essere potuta entrare in contatto con lui è stata un’emozione indescrivibile!”; Yari, dal canto suo, afferma: “Ciò che mi ha toccato di più è stata la carezza del papa, perché non mi aspettavo un gesto così affettuoso da parte sua; ero così emozionato che sono a malapena riuscito a dire poche parole a bassa voce”. Dopo le foto di rito e la partecipazione alla diretta Tv “Il diario di papa Francesco”, i nostri ragazzi si son ricongiunti alle famiglie. “Appena terminato, mia figlia, con gli occhi lucidi, mi è corsa incontro e mi ha abbracciata, la sua gioia era palpabile!” racconta Erika che prosegue: “La sera ci siamo fermati a Roma a trovare la bisnonna; quest’ultima ci ha mostrato una sua foto che la ritraeva con altre giovani che, come lei, appartenevano alla Gioventù femminile di Ac. È stata una sorpresa per tutti! Dopo ciò che aveva detto il Papa riguardo ai nonni solo poche ore prima, ci è parso quasi un segno del destino”. Conclude Fiorenza: “Appena arrivato a casa, Yari ha iniziato a raccontarmi come un fiume in piena i due giorni appena trascorsi ed ha sentito il bisogno di risentire gli amici che si è fatto a Roma”. Speriamo che sia Yari che Maddalena possano farsi promotori con i loro coetanei, e non solo, della gioia che ha pervaso i loro cuori durante questi indimenticabili giorni.

Giulia Fanton

Da Nuova Scintilla n.1 – 08 gennaio 2017